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Enrico Maria Radaelli *

INGRESSO ALLA BELLEZZA.
FONDAMENTI
A UN’
ESTETICA TRINITARIA.

Prefazione di Elio Franzini

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SOMMARIO
 · indice ragionato  · PROLEGOMENI ·
PRÆfatio di elio franziNI
·
PRIMA DI LEGGERE

ESTRATTI DALLE VENTUN “LECTIONE”S:

I LECTIO
· II LECTIO · III LECTIO · IV LECTIO · V LECTIO · VI LECTIO ·

VII lectio
 · VIII lectio · IX lectio · X LECTIO · XI LECTIO · XII LECTIO ·
XIII LECTIO
 · XIV LECTIO ·  XV LECTIO · XVI lectio  · XVII lectio ·
XVIII lectiO · [XIX LECTIO, pag. 1] · [XIX LECTIO, PAG. 2] ·
[XIX LECTIO, PAG. 3] · XX LECTIO · XXI LECTIO · indice dei nomi

La copertina

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La Cattura
di Cristo

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaPer la prima volta nella storia della filosofia moderna viene mostrata la decisiva unità tra pensiero e realtà a partire dalla verità oggi dimenticata, ma ben riscontrata da san Tommaso, che il Figlio di Dio non ha solo un Nome ma due: non si chiama solo Logos (Verbum, Pensiero), per il quale ha potestà sulla verità, ma anche Imago (Volto, Specchio, Immagine), per il quale ha potestà sulla bellezza.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaRadaelli delinea così una Teoria generale del linguaggio, metafora della realtà naturale, fondata – per la prima volta nella storia – sulla ss. Trinità; essa, al contrario delle dottrine relativistiche oggi dominanti, restituisce alla conoscenza il privilegio di portare l’uomo dalla vita terrena all’eterna attraverso quell’intima adesione alla realtà intravista da Aristotele e realizzata poi in pienezza dalla natura divina presente in Gesù Cristo.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaQuesta adesione, questa positiva e continua conformità alla realtà, avverrebbe proprio attraverso l’Imago (l’Immagine), il secondo e troppo trascurato Nome del Figlio, la quale permette di vedere e di conoscere le verità emergenti dal suo Nome più noto: Logos.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa salita alla bellezza è spiritualmente vertiginosa e (addentrandoci tra mistici eremi e persino in Paradiso) riserva panorami e vedute inusitati: vivi confronti tra bellezza e fascino, tra pulchrum e verum, tra sillogismo e proporzione aurea; si vedranno poi rotte (e da Monteverdi!) le tavole dell’armonia, vinto da Caravaggio (un pittore!) il relativismo di Cartesio e di Kant; e riaccostate infine – grazie al pacificante governo di Papa Benedetto – due Liturgie, ossia, alla luce delle scoperte fatte, due Immagini: e qui l’Autore fa notare che tanto più la liturgica Imago (la s. Messa) sarà somigliante al Figlio-Liturgo, Prima Imago del Padre, tanto più in alto essa porterà, sulle Vette d’amore, di diletto e di visione di Dio Trinità, l’uomo che la onora. Sì, ma delle due Messe, delle due liturgiche Immagini, quale? L’Autore offre qui una rigorosa e alta risposta.

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BREVI ESTRATTI E SEGNALAZIONI TEMATICHE
DA “INGRESSO ALLA BELLEZZA:

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaConfronti tra liturgia Tridentina e Novus Ordo Missæ: Lectio XIX, 2, pp. 327 segg.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaConfronti tra Cristianesimo, Ebraismo e Islam: p. 43, Lectio I, p. 54, Lectio II, pp. 64-65, Lectio III, pp. 113-14-15, Lectio VI, p. 218, Lectio XIII, p. 278, Lectio XVII, p. 291, Lectio XVIII, p. 298, Lectio XVIII, pp.351-52, Lectio XX , p. 379, Lectio XXI.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica« Il problema dell’uomo è il problema dell’adorazione, e tutto il resto è fatto per portarvi luce e sostanza » (Romano Amerio).
Motto fuori testo e Prolegomeni, pp. 18 e 30

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa domanda da farsi è: che relazione c’è tra linguaggio e realtà naturale? Cosa ha a che fare il linguaggio con la realtà?
Prolegomeni, p. 18

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa poesia [è]… luce su di un Oracolo fuggente, la Natura.
Prolegomeni, p. 31

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaÆsthetica: la scienza del dar diletto a qualcuno pur insegnandogli qualcosa di terribilmente noioso; … di rendere appetibile … il dovere dell’orazione tutti i giorni e più volte al giorno; … di rendere attrattiva (e … smisuratamente attrattiva) quella sgradevolissima e necessarissima conoscenza di un Suppliziato, di razza diversa e forse nemica [della propria].
Lectio I, p. 35

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl tomismo … si rivela sprigionatore di affabulazione, dunque … di quello che potremmo chiamare un “misticismo di massa”, proprio per il motivo che completa con la ragione, qui e subito, ciò che il bagliore accecante [del mistero] nasconderebbe.
Lectio I, p. 44

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa pressione e il furore di fuoco di cui si parla [riferendosi alla Trinità] è sulla contemporanea superintensità sia di essere, che di sussistenza, che di intelligenza, che di vita, che di libertà.
Lectio II, p. 50

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica[In Dio] la paternità genera la filiazione e perciò stesso, unicamente per ciò stesso, si ha nel mondo la rappresentazione del pensiero, che è la sua imago.
Lectio II, p. 57

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaArte sacra: arte, dunque pensiero e manufatto dell’uomo, sacra, [perché] pensiero e manufatto discendente da Dio.
Lectio III, p. 59

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl concetto di immagine si pone … a discrimine e passaggio tra due enti; infatti … non vi sarebbero due enti se non vi fosse un’immagine, poiché essa richiede un esemplare e una copia. … Né … vi sarebbe passaggio, perché, senza la somiglianza data dall’immagine …, non vi sarebbe quella relazione che accosta un termine a un altro.
Lectio III, p. 63

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl termine ‘immagine’, nell’insegnamento di san Tommaso, indica, insieme al termine ‘verbo’, uno dei due Nomi propri del Figlio, della seconda Persona trinitaria: [esso] pone l’architrave metafisico di un’estetica tomista.
Lectio III, p. 65

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaOgni nozione … non porta in sé solo la nozione …, ma porta intrinsecamente il suo aspetto, la sua espressione, distinta da qualsiasi altra tanto quanto [è distinta] la nozione.
Lectio III, p. 67

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaNozione e aspetto di quella nozione formano un unico ente …, una dice e formula quella realtà, l’altra è l’aspetto per dirla e formularla.
Lectio III, p. 67

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaSe Imago è [attribuibile] al Figlio [di Dio] come lo è Verbum, allora ciò che sta a verbum sta anche a imago.
Lectio IV, p. 78

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’imago è il veicolo alla conoscenza, è l’unico veicolo alla conoscenza.
Lectio IV, p. 78

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’evidenza costringe moralmente l’intelletto [tanto che] ogni uomo è il giudizio che dà.
Lectio V, p. 90

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’arte consiste nel saper trarre il massimo del fascino, dello splendore, dell’estasi, con il minimo sforzo, cioè con l’analogia più semplice, l’operazione più svelta, le parole meno dette.
Lectio V, p. 91

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaAnalogia: … “finestra di valico fra due enti”.
Lectio V, p. 91

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaCredo che … lo splendore di cui parla san Tommaso a proposito del pulchrum, sia lo splendore di uno sposalizio che più alto non si può: lo sposalizio dell’intelletto con la realtà.
Lectio V, p. 97

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa realtà è, l’uomo è, e l’uomo che conosce, conosce ossia si unisce all’esserci della realtà: il fondamentale adeguamento aristotelico, che eguaglia nell’armonia delicatissima e spiritualissima dell’È un intelletto conoscitore a una realtà conoscitura, un intelletto amante a una realtà amanda, prepara l’uomo a cogliere il nucleo supernaturale di verità costituito dal Cristo e che solo Cristo poteva insegnare; e, dopo còlto, a divenirlo.
Lectio V, p. 99

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’uomo “è misura di tutte le cose” unicamente se si intende uomo nella sua piena e massima estensione di persona e di persona dipendente [dalle tre Persone della ss. Trinità].
Lectio VI, p. 102

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaUomo e creato … devono procedere [per la Porta stretta del Cristo] rivoltandosi come un guanto, cioè convertendosi, … quasi in un imbuto a ritroso di antimateriale santità.
Lectio VI, p. 104

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’uomo, essere intelligente, è per natura allegro.
Lectio VII, p. 120

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa proporzione aurea e il sillogismo aristotelico … sono due dei massimi macchinari spirituali che l’umanità possa utilizzare per la realizzazione del proprio fine di adorazione della Trinità.
Lectio VII, p. 128

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLe catene che imbrigliano qualcosa … sono più della cosa, come la domus che ripara dalla tempesta è più della tempesta.
Lectio VII, p. 130-31

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa quantità di realtà vissuta qui e ora sulla terra da noi è, invece che tanta, poca, e invece che satura, scarsa, perché la vera realtà è immersa nell’Essere intensivo della Realtà prima.
Lectio XIII, p. 216

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa vita è imperniata sulla relazione, in particolare sulla relazione con la realtà.
Lectio XIII, p. 216

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa religione è diretta conseguenza della relazione tra Figlio e Padre, e non si avrebbe [alcuna] religione se Dio fosse senza paternità e figliolanza, cioè se [Dio] non fosse la Trinità.
Lectio XIII, p. 218

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaÈ solo dal potere di adorazione che discende tutta l’estensione verba/imagines [dal Verbum/Imago che è il Figlio]: le NOZIONI sacerdote, vittima, santuario, altare, liturgia, preghiera, sacrificio, e le corrispondenti loro RAPPRESENTAZIONI corpo, pietre, carni, parole, manufatti, arti, gesti.
Lectio XIII, p. 218

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica[Con la scrittura degli alfabeti] su rocce, papiri, pergamene, carta, vengono incise o adagiate dall’uomo una accanto all’altra le cose del mondo: … fiumi, rocce, lune, civette, occhi, api, mani, gazzelle, per poter trasmettere con quelle figure i propri pensieri di religione, di politica, di economia, di amore.
Lectio XIV, p. 228

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaDunque c’è l’uomo, e, di fronte, la natura. L’uomo prende la natura, la mette dentro la propria mente utilizzando le imagines, trasforma queste in verba, in parole mentali, poi riconverte i verba in imagines, in segni, i quali escono di nuovo in res (suoni o altre cose che siano), creando il linguaggio.
Lectio XIV, p. 230

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’uomo [è] un analogato del primo analogante Verbum/ Imago, e, unicamente a motivo della riuscita analogia, [può] avere la facoltà glorificante e adorativa propria unicamente alla Persona del Figlio nei confronti dell’altissimo Padre. [Dunque] poter fare arte in figura dell’arte che lui stesso, il Figlio, è.
Lectio XV, p. 246

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl vero … desiderio dell’uomo [riguardo al linguaggio] è uno e uno solo: è il desiderio di parlare facendo cose, di pensare producendo oggetti, esprimersi creando realtà, verità, vita.
Lectio XV, p. 249

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica[Vi è] un conflitto tra parlare efficacemente e parlare correttamente, è il conflitto tra retorica (per convincere) e grammatica (per farsi capire). Di volta in volta, quasi di parola in parola, viene compiuta una scelta decisiva, che ora privilegia l’icastica, ora la purità; ora la forza persuasiva, ora la conservazione della specie linguistica; ora il dovere di trasfondere verità, ora il dovere di trasfondere bellezza. Veritas e pulchritudo sono infatti … le vere protagoniste della perenne, insopprimibile, immane tensione: verbum e imago, prepotenti comprimari sullo stesso palcoscenico, polarizzano due aspetti che saremmo portati a dividere in due vere e proprie agenzie rivali, ma che in realtà … non sono che due distinti ed egualmente necessari elementi di un’unica res: la res del discorso.
Lectio XVI, p. 251

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaAdamo, e l’umanità che gli era nei lombi, iniziò il lungo cammino nel regno … del linguaggio, in forza di un “abuso primo” [di una catàcresi]: dare voce con un vocabolo, con un nome, alle cose che non hanno voce, cioè a tutte le cose.
Lectio XVI, p. 254

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl razionalismo, nella sua follia critica, non uccide solo la ragione, che è già parecchio, ma anche la poesia, che è tutto.
Lectio XVI, p. 258

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa natura è madre del linguaggio, e il linguaggio è figlio della natura.
Lectio XVI, p. 260

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’uomo costruisce la propria lingua in scala a quella divina.
Lectio XVI, p. 261

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaÈ solo dalla Trinità che si può buttare giù il relativismo: le nozioni di comunità, di relazione, di amicizia, di pace, ricevono il loro … [corretto] inquadramento solo dal teandrico Cristo.
Lectio XVI, p. 266

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaDove c’è uno iato c’è un collante tensivo che lo divora, giacché dove c’è un nesso tra due c’è una forza centripeta nuziale che ne assicura la saldezza unitiva.
Lectio XVI, p. 268

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl mondo [compie] una marcia di avvicinamento verso le tempeste del Logos.
Lectio XVII, p. 274

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaCome san Giuseppe protesse e vestì il Cristo, così il mondo ha il dovere di proteggere e vestire la Chiesa [Corpo mistico].
Lectio XVII, p. 276

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa teologia … si trova nei secoli perennemente come in una mola, tra le due grandi madri Scilla e Cariddi: la possente madre Conoscenza e la titanica madre Teodicea.
Lectio XVIII, p. 290

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaSan Bernardo, apostolo dell’umiltà …, non vedeva nella smisuratezza delle costruzioni elevate a Dio la smisuratezza di Dio che le abitava, ma la smisuratezza dell’uomo che le costruiva.
Lectio XVIII, p. 296

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLo splendore dell’arte sacra riguarda Dio, non l’uomo.
Lectio XVIII, p. 296

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’iconoclastia, … avrebbe dovuto annientare e bruciare infine se stessa medesima che annientava e bruciava in nome del divino, perché nel non saper riconoscere … lo spirituale nel materiale diminuisce il materiale al meccanico, svuota di valore semantico ogni materia, fin’anche la propria.
Lectio XVIII, p. 297

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaCaravaggio (v. la sua Cattura di Cristo), … – come in musica il suo coevo Monteverdi –, si pone in pittura a colmo di uno spartiacque decisivo, prima del quale regna sovrano l’ideale, e regna, dopo, il reale.
Lectio XIX, p. 305

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaCaravaggio rappresenta, inscena, raffigura, poiché è possibile rappresentare, inscenare, raffigurare, è possibile cioè osservare e conoscere la realtà nella sua evidenza. … Il realismo pittorico, che dà congruenza ai gesti, logicità alle sequenze, plastica verosimiglianza alle espressioni facciali, è permesso, è plausibile, è pensabile, ed è attuabile, solo se previamente si accetta che conoscere si può. Se, all’opposto, non si può, ovvero se non esiste una griglia oggettiva e universale chiamata conoscenza, tutti i dipinti di tutti i pittori del mondo non sono altro che spennellate di colori che se anche fossero tutte nere direbbero uguale: cioè non direbbero nulla.
Lectio XIX, p. 309

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaNon vi sarà più nessuno come lui [Caravaggio] nella storia della Chiesa. Più nessuno arriverà « agli estremi confini di verità »… ai quali è arrivato lui, la sua mistica.
Lectio XIX, p. 315

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaI grandi artisti antichi, … prefiggendosi essi di rappresentare la realtà, e consapevoli essi che era proprio questo loro fine a suscitare in loro il genius della capacità rappresentativa, imponevano essi con il loro sacro gli stilemi più nuovi e impressionanti per fare in ogni secolo arte, e, con la forza derivata dall’amore totalizzante per il sacro cattolico, ricevevano persino la sagacia di assimilare ogni stilema barbaro per poi trasformarlo in stilema religioso. Ma ci vuole il genius del sacro, e, questo, anche prima di quello dell’arte.
Lectio XIX, 2, p. 319

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaDa Aristotele a Caravaggio il “sola natura” viene indicato come l’unico sentiero da percorrere per andare a conoscere vuoi il naturale che il suo sopra. Altri modi, per quanto congetturati, non vi sono.
Lectio XIX, 2, p. 322

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’arte (imago) fa ciò che le insegna la gnoseologia (nous), suo eterno e vero Apollo musagete: se la gnoseologia odierna insegna che non si conosce niente, l’arte fa “niente”.
Lectio XIX, 2, p. 323

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa liturgia, sotto il peculiare aspetto di sacra rappresentazione dei Misteri eucaristici, non è pensabile che nella storia decresca, si involva, perda nobiltà e sacralità, ma, casomai, è lecito attendersi che di secolo in secolo e quasi di giorno in giorno intensifichi i segni più aurei di adorazione.
Lectio XIX, 2, p. 328

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica[È] lo struggente e delicato gioco descritto nel Cantico, nel quale Dio attira, o invita, o spinge, un uomo a saltare in un cerchio di fuoco. Ma c’è Dio nel cerchio di fuoco? Certo nel cerchio non ci sono le cose, non ci sono gli uomini, non c’è nessuno. Ma c’è Dio? … Il cerchio di fuoco [si rivela essere] un vero e tutto spirituale meccanismo antimateria.
Lectio XX, p. 350-51

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaRappresentare e adorare sono per la religione … analoghi, gemelli, e, specialmente, assolutamente uno dall’altro imprescindibili. In tale senso si capisce che l’arte – linguaggio, rappresentazione, espressione, liturgia – è così intima alla religione da esserne il nerbo e da confondersi quasi con essa, che è adorazione e culto.
Lectio XX, p. 353

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaFiamme di religione contro fiamme di arte, fiamme di arte contro fiamme di religione.
Lectio XX, p. 358

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica[La relazione di perdono] permette di accettare, di accogliere, persino di apprezzare, lo schifo che altrimenti ci causerebbe di per sé la vista – anche spirituale – del difetto, ossia di ciò che dai nostri progenitori in poi ha caratterizzato pesantemente e universalmente la nostra natura, distorcendola. [La relazione di perdono] ci permette di non inorridire dinanzi a noi stessi. Il perdono è quella relazione d’amore che ci permette di guardarci. Il perdono di Dio riannoda l’uomo a lui, e, attraverso il suo perdono, ogni altro perdono riannoda a lui ogni altro uomo nella Chiesa, la Comunità dei perdonati. Tanto quanto l’universo si compie e riunifica attraverso ovviamente la relazione, esso si compie e riunifica eminentemente attraverso una relazione centrale, quale è quella del perdono d’amore.
Lectio XXI, p. 378

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