cerca nel sito Enrico Maria Radaelli
Sito di metafisica e teologia per un progetto culturale cattolico Aurea Domus Aurea Domus Aurea Domus

HOMEPAGE > CONVIVIUM INDICE 

Enrico Maria Radaelli *

LA CHIESA RIBALTATA.

Indagine estetica sulla teologia,
sulla forma e sul linguaggio
del Magistero di Papa Francesco,
anche alla luce del pensiero gnostico
sul Mistero d’iniquità come esposto in II Ts, 2,6-7.


Prefazione di Antonio Livi.

Aurea Domus Edizioni. Milano, giugno 2014.
Pro manuscripto, formato in-8°gr, pp. 313.

Per richiedere il libro rivolgersi anche all’Autore con una .
* * *
A integrazione dell’analisi della grave devianza del “Ratzingerismo”,
che qui trova il suo inizio,sviluppata poi nel mio altro saggio:
Al cuore di Ratzinger. Al cuore del mondo,
vedere anche l’articolo:
Qualcuno nella Chiesa si è accorto che nell’Enciclica Spe salvi
Papa Ratzinger ha cancellato l’Inferno? (E non solo.)
, specie i §§ 3 e 4.

* * *

QUALCHE PAGINA DEL LIBRO:


- §§ 4 E 5 (se la sede apostolica possa essere giudicata.) -

- §§ 19, 20 E 21 (sul plurale maiestATIS pAPale.) -

- § 49 (IL METODO DELLE “FINESTRE SBATACCHIATE”.) -

- § 51a (prima di tirare le fila.) -

- §§ 54 e 55 (SULLE DUE FUNZIONI DI VERITÀ DEL KATÉCHON
E SU QUELLA – TERRIBILE – DI FALSIFICAZIONE .)
-

* * *

La copertina

* * *

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl saggio prende in considerazione il magistero di Papa Francesco in tutti i suoi aspetti più innovativi ed éclatants, articolandosi nell’analisi in primo luogo del suo insieme generale (Prima Parte), che poi nei quattro atti più significativi che agli occhi del mondo intero hanno caratterizzato i primi nove mesi del pontificato: la lunga Lettera enciclica Lumen Fidei, in realtà di Papa Ratzinger ma firmata da Papa Bergoglio in uno dei suoi primi atti di magistero (Seconda Parte), e nella Quarta Parte i tre atti più celebri: la famosa intervista a Civiltà Cattolica, la molto discussa “non-intervista” – come la chiama l’Autore – a Eugenio Scalfari, infine il primo suo atto di vero e proprio magistero ufficiale, l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium. Qui il libro è davvero pungente, imperdibile.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaTra le due, si inserisce la Terza Parte, che tratta della liturgia, tema apparentemente non inerente al libro, ma che mostra un rilevante risvolto attuativo del magistero di Papa Francesco: l’Autore qui vuole rilevare come, con quella che egli mostrerebbe essere una « illegale proibizione » alla Congregazione dei Frati Francescani dell’Immacolata di celebrare il Rito Tridentino, il munus regendi e il munus sanctificandi dia un chiaro segnale di come e di dove il Papa voglia concretizzare il suo munus docendi. Interessantissima la linea proposta: « È dovere di obbedienza alla Realtà divina resistere all’ordine ingiusto di un superiore, fosse pure il Papa » (§ 46, p. 153), con tanto di supporto tomistico al seguito.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Conclude una Quinta Parte, che, con la larghezza di argomentazioni raccolte, illustra, nella prospettiva aperta da 2 Ts 2,6-7 (dove si parla del Katéchon che tiene a freno il « Mistero d’iniquità »), i gravi e ricchi dati offerti e ordinati nel libro fin qui.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaEmerge da tutto ciò una forte, drammatica distonia tra la Chiesa che sta costruendo Papa Francesco sulla polarizzazione del Vaticano II, spalleggiato dai vescovi specie delle aree nordeuropea e sudamericana, tutta a misura del mondo, e la Chiesa pregressa, che poi – secondo l’Autore – è la Chiesa di Cristo, più riconoscibile nell’episcopato nordamericano e africano.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl libro evidenzia come la Chiesa, lacerata come poche volte nei secoli ma senza che nessuno se ne avveda, sia spinta oggi a un terribile combattimento tutto interno a sé stessa, simile a quello della Grande Guerra: un combattimento totale e di trincea tra, da una parte, i difensori dei diritti dei “Nuovi forti” (gli sposati divorziati, gli omosessuali, i gender-people, i “genitori a ogni costo”), dall’altra i difensori dei diritti dei “Sempre più deboli” (i figli dei divorziati risposati, i bambini adottati dagli omosessuali, i “figli della provetta”, i “figli dell’eterologa”, e anche semplicemente gli umili fedeli “in grazia di Dio”), cioè tra gli eserciti progressisti di Papa Bergoglio e di tutto il mondo che lo segue e le truppe dei pochi difensori della Tradizione e del dogma.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaEvidente – dice l’Autore – che se la Chiesa non è ancora morta è solo perché (per i due giuramenti di Cristo) essa, pur straziata e lacerata, non può morire, ma è altresì evidente che quello che Cioran chiama « il Monstrum » della sua abissale e incolmabile differenza con ogni altra religione, pur col suo carattere di unico ente soprannaturale nel mondo, che la innalza sopra il mondo e sopra tutte le società civili e religiose del mondo, parrebbe essere gettato a terra, parrebbe essere evirato delle virtù che lo fanno diverso (il “monstrum” per i latini è in primo luogo il “portento divino”), che lo fanno soprannaturale, proprio dal Pastore che ne è a capo. Tale la tesi portante dell’Autore. La battaglia infuria.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa trincea è il Katéchon, cioè il Cristo, il divino Laccio della legge e del dogma che – dice sempre l’Autore – il filosofo gnostico Massimo Cacciari vorrebbe che il Papa rompesse: ma se Papa Bergoglio, seguendo la pessima sollecitazione, lo facesse – p. es. concedendo la comunione ai divorziati –, la Chiesa sarebbe davvero finita, e questo, come si è già detto, non è possibile.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaInfatti, sulla scorta di fondamentali indicazioni ecclesiologiche desumibili dal lascito intellettuale del filosofo italo-svizzero Romano Amerio, di cui Radaelli sappiamo essere fedele discepolo, anche qui, come già nei precedenti suoi lavori – ma qui con maggior precisione –, l’Autore mostra che c’è un modo, e questo modo, sostiene, è uno solo, perché tale drammatico tentativo di svoltare in un ribaltamento della Chiesa, che parrebbe elaborato persino dal suo interno, persino dal suo più Alto Difensore – e qui l’Autore ha il merito di dimostrare che non sarebbe la prima volta –, non solo non possa avvenire, ma anche che esso verrà dalla Chiesa fortemente rigettato per uscirne ancora una volta vincente e gloriosa. Ciò è possibile, perché è ciò che è sempre avvenuto in analoghi frangenti.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaNella sua Prefazione (la quarta a un libro di Radaelli, dopo quelle, sempre molto aggettate sui vari temi affrontati, a IL MISTERO DELLA SINAGOGA BENDATA, a ROMANO AMERIO. DELLA VERITÀ E DELL’AMORE e a la bellezza che ci salva), mons. Livi ha il grande merito di raccogliere le proposte e le « preziose considerazioni critiche » del libro come mature e rigorose riflessioni del tutto pertinenti a un fedele cattolico, e necessarie, in questo momento di « dramma attuale della vita ecclesiale – un dramma che riguarda sia l’ortodossia che la prassi (liturgica e  disciplinare) e che scuote le coscienze di molti fedeli – », necessarie, dice, a chiarire « come interpretare il “senso” delle parole e dei gesti del papa attuale, partendo dalla constatazione che di fatto papa Bergoglio sembra convalidare con la propria autorità magisteriale quelle che, appunto, sono da oltre un secolo le ideologie ecclesiali di stampo modernistico ».

A. M.

* * *

INDICE.

Prefazione di Antonio Livi. ...........................................p. I

1.   Orientamenti emersi dal dibattito in Rete......................pag. III

2.   Quando il dibattito sale di livello
      e tocca e principi dell’ecclesiologia..............................pag. XIII

3.   Per quale riforma?.......................................................pag. XVIII

Prima Parte.
Il magistero di Papa Francesco
.............................................p. 13

  1.   Il magistero veloce (e spiazzante) di Papa Francesco.....pag. 13

   2.   Ipotesi di un magistero “infuturente”.............................pag. 15

   3.   Quella in atto è la “Guerra delle Forme”. Sì:
        ancora una volta Chiesa contro Chiesa, come a Nicea,
        come a Costanza. Stavolta, però, nella sua forma...........pag. 17

  4.   Se la Sede Apostolica possa essere giudicata:
        possibilità, condizioni e limiti.........................................pag. 18

  5.   La grazia, il principio di non-contraddizione,
        le forme di magistero e le sue possibili mancanze
        (colpe? peccati?) verso lo Spirito Santo.........................pag. 22

  6.   Il concilio ecumenico Vaticano II, davanti
        ai gravi errori che correvano nella Chiesa,
        avrebbe dovuto essere proclamato dogmatico................pag. 25
  
  7.   La grazia dello Spirito Santo e Papa Francesco..............pag. 27
    
      8.   “Diversamente Francesco” e “diversamente Papa”....pag. 29

  9.   Il “diversamente Francesco” come matrice
        di una struttura magisteriale papale parallela,
        nascosta, informale, di controllo su quella ufficiale........pag. 34

10.   Il “magistero sistema” di Papa Francesco:
        non più solo parole, ma gesti, simboli, mimesis, silenzi..pag. 35

11.   Il magistero di Papa Francesco: di spirito o di carne?.....pag. 40

12.   « Non contro Roma, né senza Roma, ma con Roma e
       in Roma »: se e come si possa cannonneggiare la Chiesa
       dall’interno stesso delle sue mura (dogmatiche)...............pag. 42
   
13.   Se la forma “pastorale” del Vaticano II sia un abuso,
        e come tale possa costituire un pericoloso precedente....pag. 44

14.   « Non contro l’amore, né senza amore, ma con
       l’amore e nell’amore »: è l’inizio della « dislocazione
       della divina Monotriade »............................................pag. 46

15.   Le cinque componenti strategiche che delineano
        l’obiettivo finale del magistero di Papa Francesco..........pag. 49

16.   Perché il tanto apprezzato antirelativista
        Papa Benedetto XVI è un antirelativista dimezzato........pag. 52

*     Un incontro. Assolutamente necessario...........................pag. 52

Seconda Parte.
Filosofia e teologia estetica della Lumen Fidei...................p. 57


17.   Sulla Lettera enciclica Lumen Fidei.
        Considerazioni filosofiche a uno scritto teologico..........pag. 57

18.   Sulla tonalità generale dello scritto.................................pag. 58

19.  Sul particolare e specifico plurale maiestatis papale......pag. 60
 
20.  Contro la “bonomia” voluta da Papa Giovanni XXIII:
        natura extragiuridica, anzi: fortemente amorevole,
        del linguaggio asseverativo e giuridico della Chiesa.......pag. 62

21.   Asimmetria teologica tra la scelta di Papa san Damaso
        – utilizzare il plurale maiestatis – e la scelta
        di Papa Giovanni Paolo I – abbandonarlo –...................pag. 65
  
22.   Il linguaggio della Lumen Fidei come frutto ratzingeriano
        del mutamento di linguaggio avvenuto col Vaticano II..pag. 68

23.   La vera, ma equivoca, e mai considerata ermeneutica,
        in cui va inquadrato il concilio ecumenico Vaticano II...pag. 70

24.   La verità non si impone con violenza sulla coscienza. Ma
        la coscienza ha l’obbligo – e la libertà – di obbedirle....pag. 71

25.   I quattro punti che dirimono la questione decisiva
        e centrale del rapporto tra verità e libertà.......................pag. 74

26.   Anche tutto il Nuovo Testamento conferma
        il carattere imperativo della verità sull’uomo
        e quello obbedienziale dell’uomo verso la verità............pag. 79
   
27.   Se costituire il Vangelo (o la Fede) come ‘Incontro
        con una Persona’ e non come ‘verità’, così da
        occultare la sua asimmetria con l’uomo, possa
        essere un’eresia............................................................pag. 81

28.   Questo è il dogma che lega tra loro fede e amore:
        « La fede è il principio, l’amore il fine ».....................pag. 85

29.   Fides ex auditu, aut fides ex visione?
        Cioè: la fede nasce dall’ascolto o dalla visione?.............pag. 92

30.   La “teologia della Visione”, portando il Paradiso
        in terra, scardina ab imis la conoscenza per fede............pag. 94

31.   L’argilla del sentimento posto dalla “teologia
        dell’Incontro” sostituisce il basalto del giudizio
        posto dalla “teologia dell’Annuncio”..............................pag. 98

32.   Storia di ‘Dogma’, il cane pastore
        lasciato morire dal proprio padrone..............................pag. 101

33.   La teologia dei canti e delle cetre,
        dell’amore e del diletto................................................pag. 106

34.   La grave questione della teodicea nella Spe salvi.........pag. 110

35.   La falsa bonomia, subdola traviatrice della Chiesa.......pag. 112

36.   La falsa bonomia e il beato Papa Giovanni XXIII........pag. 115

37.   La “teologia dell’Incontro” e la concezione di teodicea
        e di Novissimi nei Papi Ratzinger e Bergoglio.............pag. 119

38.   L’indipendenza dell’uomo. Questo è il punto
        che la “teologia dell’Incontro” utilizzata
        dalla Lumen Fidei permette di non toccare..................pag. 124

39.   Falsità e correttezza dell’espressione che dice:
        “La verità si impone in forza della stessa verità”..........pag. 126

*      Riflessioni a tu per tu....................................................pag. 131

Terza Parte.
Se lex minus credendi,

allora anche lex minus orandi...........................................p. 133

40.   Lex minus credendi, lex minus orandi.
        La Chiesa, forzata da cinquant’anni a fare meno
        verità, fa anche meno bellezza e meno adorazione.......pag. 133

41.   Cause e sviluppo dell’avvitamento de-dogmatico
        e de-adorativo della storia recente della Chiesa............pag. 135

42.   Vaticano II e Novus Ordo Missæ come effetti ultimi
        della glaciazione liturgica iniziata negli anni Venti.......pag. 140

43.   Diritto di ‘celebrazione perenne’ del Rito Romano
        (o Tridentino, o Gregoriano), senza restrizione alcuna,
        in ogni momento, ingiunta da chicchessia,
        fosse pure il Papa........................................................pag. 143

44.   Due i giuramenti di Cristo che garantiscono
        la Chiesa non poter mai andare “oltre se stessa”...........pag. 149

45.   Perché il diritto di ‘celebrazione perenne’ del Rito Romano
        non può essere abrogato neppure da un Papa? Perché
        neppure un Papa può cambiare la Realtà divina.........pag. 150

46.   È dovere d’obbedienza alla realtà divina resistere
        all’ordine ingiusto di un Superiore, fosse pure il Papa..pag. 153

47.   Nella Chiesa, se a Dio (alla Realtà) non obbediscono
        i Superiori, debbono obbedirgli almeno gli inferiori.....pag. 156

*      Incontrarsi...................................................................pag. 159

48.   Se Dio sia disinteressato a che nella Chiesa Superiori
        e inferiori non obbediscano pienamente alla realtàdivina
        (non lo adorino cioè in pienezza di culto)....................pag. 161

Quarta Parte.
I primi nove mesi di Magistero di Papa Francesco............p. 247


49.  Il metodo magisteriale delle “finestre sbatacchiate” in cui si
       inseriscono le interviste di Papa Francesco....................pag. 165

49a. Intervista a Civiltà Cattolica. Primo punto:
       cosa vuol dire « Avere Cristo al centro ».....................pag. 169

49b. Intervista a Civiltà Cattolica. Secondo punto:
        la Chiesa come « ospedale da campo ».......................pag. 173

49c. Intervista a Civiltà Cattolica. Terzo punto:
        la Chiesa e i « feriti sociali ».......................................pag. 176

49d. Intervista a Civiltà Cattolica. Quarto punto:
        la Chiesa e i « restaurazionisti ».................................pag. 188

50.  Due lievi farfallette volano felici di fiore in fiore:
       la non-intervista di Papa Bergoglio a Papa Scalfari.......pag. 197
                      
50a. La non-intervista a Papa Scalfari. Primo punto: « Il più
       grave problema che la Chiesa ha di fronte a sé »........pag. 201

50b. La non-intervista a Papa Scalfari. Secondo punto:
       « Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male »......pag. 206

50c. La non-intervista a Papa Scalfari. Terzo punto:
       « Aprire alla cultura moderna »..................................pag. 212

50d. La non-intervista a Papa Scalfari. Quarto punto:
       « Non esiste un Dio cattolico. Esiste Dio »..................pag. 215

51a.  Evangelii gaudium.
       Primo punto: Ma il dogma non dovrebbe essere
       per la Chiesa un bene su cui investire?.........................pag. 219

51b. Evangelii gaudium. Secondo punto:
       Ancora sul povero e vilipeso monolite del dogma.........pag. 224

51c. Evangelii gaudium. Terzo punto: dottrina “aperta”,
       di Chiesa “aperta” per Sacramenti “aperti”....................pag. 233

51d. Evangelii gaudium.
       Quarto punto: il “dialogo ecumenico”...........................pag. 242

51e. Evangelii gaudium. Quinto punto: la Chiesa e i due
        monoteismi “secchi”: Ebraismo talmudico e Islam.......pag. 246

*     Prima di tirare le fila......................................................pag. 252

Quinta Parte.
Alcune considerazioni finali e Conclusione......................pag. 254

52.   Prima considerazione. Papa Francesco, de-dogmatizzando
        e dislocando teologie di per sé vere – e ciò facendo
        per pura vanagloria –, non ‘aggiunge’, ma sottrae
        verità e amore (amore!) alla Chiesa..............................pag. 254

53.   Seconda considerazione. Col magistero attuale le catene
        che trattengono l’Anticristo sono sempre più lasche,
        ma la Chiesa ha l’obbligo di rinserrarle, anche se così
        allontana la sua venuta, e, con essa, la propria vittoria..pag. 259

54.   Terza considerazione. Il Dogma, santo Katéchon
        degli “Ultimi Tempi”, svolge due sublimi compiti,
        o ‘funzioni di verità’.....................................................pag. 267

55.   Quarta considerazione. La funzione terribile
        e contraria, orribilmente falsificatoria,
        del finto katéchon degli “Ultimi Tempi”.......................pag. 270

55a.  Apologo “dei Cinque Sì nei cieli di Milano”...............pag. 275

56.   Quinta considerazione. Veritarismo vs Liberalismo:
        non basta il Cristocentrismo, ci vuole la Logoscrazia..pag. 280

57.   Conclusione. Se Papa Francesco innaffierà
        la Vigna del Signore con i canti e con le cetre,
        essa appassirà. Se la curerà con i sassi e con le pietre,
        essa rifiorirà.................................................................pag. 284

*      Finale commiato non-commiato da te, Papa mio santo.pag. 293

**    Proposta strategica. Filosoficamente proponendo.........pag. 300

Indice dei Nomi delle Persone e dei Luoghi........................p. 304

Referenze bibliografiche......................................................p. 314

* * *

(Pagina protetta dai diritti editoriali.)
* * *


Per ordinare il libro rivolgersi all’Autore con una .

* * *

Inizio pagina

HOMEPAGE · CONVIVIUM · ACÙLEUS · HORTUS · GYMNASIUM
ROMANO AMERIO · EIKÒNA · THESAURUS · CALENDARIUM 

Sito realizzato da BLUQUADRO