Iota unum.
Studio delle variazioni nella Chiesa cattolica del XX secolo, di Romano Amerio, è stato descritto – riferendosi
al Vaticano II – come “il miglior libro sul pre-Concilio, sul Concilio e sul post-Concilio”. L’amico,
confidente e (negli ultimi anni) collaboratore di Amerio, professor Enrico Maria Radaelli, è possessore delle incisioni
dei nastri del seguito di Iota unum, Stat veritas, nel quale Romano Amerio scrive dettagliati commentarii
(55 per essere esatti) alla Lettera enciclica Tertio Millennio Adveniente di Giovanni Paolo II, promulgata in preparazione
al Giubileo dell’anno 2000.
Inoltre il professor Radaelli
ha nel suo archivio oltre 200 nastri incisi di conversazioni e commenti di Romano Amerio, tutti pronti per essere trascritti e
pubblicati. È ovvio che ciò rappresenta un vero tesoro uscito dalla mente di uno dei grandi del XX secolo.
Lo stesso professor Radaelli,
che ha dato il suo contributo con più di 30 articoli al periodico italiano « sì sì no no » (tradotti
in inglese, in francese e in portoghese), ha scritto e recentemente pubblicato Il Mistero della Sinagoga bendata,
Effedieffe Edizioni, Milano 2002, pp. XXIX + 410, con Introduzione di monsignor Antonio Livi, Decano della Pontificia Università
Lateranense e Cappellano di Sua Santità Giovanni Paolo II. Esso è un dotto, erudito, dettagliato e fondamentale
studio sulla dottrina della santissima Trinità come comunicata da sant’Ambrogio, sant’Agostino, san Tommaso
e, per mezzo loro, dal Magistero della Chiesa lungo i secoli.
È una difesa del
Dogma fondamentale della fede, Dio in tre Persone, la santissima Trinità. Esso quindi allontana e rifiuta qualsiasi tentativo
di mettere insieme il concetto cristiano di Dio dovuto alla Rivelazione divina, la santissima Trinità appunto, con le più
ovvie religioni Monoteistiche di oggi, Giudaismo e Islam, come tentano di fare gli odierni eretici ecumenisti (inclusi i più
alti prelati). Questa è la tesi fondamentale del libro (cfr. san Tommaso, S. Th., I, q. 39, a. 6). Questa
pacifica tesi cattolica rapidamente smantella l’ultra ecumenismo cattolico degli ultimi quarant’anni circa.
Per la prima volta nella
storia della teologia, questo libro contiene una tesi metafisica che dimostra che, dopo la Rivelazione, bisogna distinguere anche
razionalmente il Monoteismo cristiano Trinitario (come rivelato da Gesù Cristo) dagli altri monoteismi e falsi dèi
(di Giudaismo e Islam, per esempio), basandosi sull’affermazione di san Tommaso: « Dio è le tre Persone
» (S. Th. I, 39, 6).
Inoltre, per la prima volta
nella storia della Resistenza cattolica all’ecumenismo fondamentalista, un libro essenzialmente antiecumenico si può
gloriare dell’Introduzione di un importante ecclesiastico della ‘Università del Papa’ (la Lateranense).
Monsignor Livi suffraga fortemente gli argomenti sviluppati sulla santissima Trinità perché vede in essi una decisiva
barriera contro il prevalente corrente spirito che pervade la Chiesa, spirito antidogmatico, dottrinalmente relativistico e naturalistico,
nemico di coloro che amano la verità.
Monsignor Livi, nel suo
caldo apprezzamento del libro, sottolinea del professor Radaelli « l’eccezionale rigore logico », la
« coerenza stringente » degli argomenti sviluppati. In più, gli assunti presentati non possono essere
rifiutati: rifiutarli è rifiutare le vere basi della fede cattolica.
Il Mistero della
Sinagoga bendata è stato ignorato dalle alte autorità della Chiesa. Questo silenzio è allarmante!
Come risultato, il professor Radaelli ha indirizzato una lettera ai vari prelati, AD
SILENTIUM PASTORUM, per far loro rompere il silenzio intorno al libro. Egli domanda un uditorio; egli chiede di essere
ascoltato. Se i suoi argomenti non sono riconosciuti cattolici, egli correggerà i suoi errori; altrimenti essi dovranno
essere approvati in uno spirito di attiva, benevolente Carità.
Egli teme, comunque, che
il silenzio che circonda il libro provenga da una sconfortante conclusione: che il punto di partenza dell’odierno dialogo
ecumenico nella Chiesa ha bisogno di essere universalmente e radicalmente corretto da un « movimento cataclismatico
», per usare parole del professor Radaelli.
Io spero che questa breve
recensione al libro di Radaelli possa mostrare l’urgente, critico e assolutamente essenziale bisogno di avere questo lavoro
tradotto, pubblicato e distribuito nel mondo an-glosassone.
Per citare un recensore
che, scrivendo sul quotidiano romano « Il Tempo ", disse di Romano Amerio: « In un’era di indubitabile
crisi, il regalo più grande che un paladino della Fede possa fare alla sua Chiesa è parlare chiaro ».
Lo stesso può essere
detto oggi per il discepolo e collaboratore di Amerio, professor Enrico Maria Radaelli. Niente è più importante
e, nello stesso tempo, più urgente.
Professor Corrado Trinci
(Testo in lingua originale a p. 1di 2)
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