PRIMA PREMESSA - SECONDA PREMESSA -tesi - ARGOMENTO-
CONCLUSIONE - Due conseguenze - ALTRE
DUE CONSEGUENZE.
LA SECONDA: PER GLI IDEALISTI.
[Segue
da pag. 7] L’idealista, per contro, deve compiere queste altre poche considerazioni. San Tommaso, come abbiamo visto, ha operato
una sintesi efficace tra Assoluto (il Logos) e diveniente (Thanatos): interpretando la verità metafisica
della creazione come partecipazione (l’abbiamo visto: la ragione dell’uomo è viva allorquando è subordinata
alla grazia), ha garantito a un tempo la realtà della distinzione tra finito e Infinito (la ragione umana è distinta
dalla grazia), la totale dipendenza del finito dall’Infinito (la ragione umana è sottomessa alla grazia), la perfetta
libertà della creazione in Dio (Dio dona gratuitamente, cioè liberamente, la grazia) e la consistenza – se
pur limitata – del finito rispetto all’Infinito (Dio assume nel Logos la natura umana). 1 [Cfr. la voce Idealismo, Giudizio critico, esposizione di Padre Cornelio Fabro, col.
1568 dell’Enciclopedia Cattolica.]
Questi
rapporti vengono particolarmente esaltati dalla dimostrazione compiuta in queste pagine. Specialmente,
dovrebbe esser presa in considerazione la facilità con cui un sistema così fortemente
ancorato all’Assoluto soprannaturale come quello cattolico (anzi: l’unico a
poter esibire una patente cristallina anche sotto questo aspetto), risolva un problema
squisitamente materiale quale quello dell’immortalità della carne. Dovrebbe risultare
straordinario anche solo il fatto che un sistema, che per definizione è divino, scaturendo
esso tutto e solo dall’Autorità di Dio, si preoccupi di risolvere positivamente
dei problemi materiali. E sia l’unico sistema capace di farlo.
Ma,
anche qui, sono le qualità intrinseche al Logos divino che non dovrebbero stupire
quelle menti che osano avvicinarsi alla sua contemplazione: infatti, se per i razionalisti
vale la considerazione che in esso sono riassunti ambedue gli ambiti in cui dilaga la ragione,
naturale e soprannaturale, per gli idealisti vale la considerazione che in esso sono raccolti
tutti gli aspetti dell’essere: quello immobile dell’Assoluto pensiero ineffabile,
il mai sufficientemente adorato Logos, o Verbum, o divino Intelletto; e quello
peribile, diveniente, incarnato in una carne mortale, passibile, il mai sufficientemente adorato
GESÙ Cristo, il Crocifisso disceso e risorto da Thanatos per sempre. (Torna
alla pag. 1 di 8)
E. M. R.
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