Enrico Maria Radaelli
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DEUS TRINITAS FIRST.

PENSIERO N. 4

LA FAMOSA BELLEZZA
DI
DOSTOEVSKIJ, SALVERÀ
O NON SALVERÀ IL
MONDO?

NO, NON LO SALVERÀ.
E
D ECCO
PERCHÈ.

* * *


Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica
26 novembre 2013. Noto in libreria l’ultimo libro del cardinale Gianfranco Ravasi, Prefetto del Pontificium Consilium de Cultura. Titolo: La bellezza salverà il mondo. Un’ossessione, questa assurda e bislacca affermazione di radice dostoevskijana, che, sradicata dal drammatico contesto sui cui orli duellavano il bene estremo della purezza e il male velenoso dell’aspide, assurge ogni volta a una presunzione e a una pretestuosità che al grande Dostoevskij certo avrebbero rivoltato lo stomaco.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Presa così, nuda e cruda, nel suo semplicismo cosmico, l’affermazione infatti si fa apodittica, e accascia da decenni e continuerà ad accasciare finché qualcuno non ne dimostrerà l’insipienza. Se potesse, lo farebbe lo stesso suo Autore, che nei Diari tratteggiò una prospettiva ben diversa – altissima, inconfondibilmente tutta e solo spirituale –. La bellezza suggerita nel romanzo, in ogni caso, in primo luogo, non è quella che crede e sogna il card, ossia quella che « salverà il mondo », basta leggersi L’idiota per afferrare al volo l’equivoco. La sentenza-tormentone (v. il mio LA BELLEZZA CHE CI SALVA, pp. 28-9) andrebbe in primo luogo riconosciuta per ciò che era: non una dichiarazione assertiva, non un’enunciazione propositiva, ma un punto di domanda, un quesito ipotetico sulla bocca provocatoria e isterica del giovane Ippolìt.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica In secondo, stabilito che dunque ci troviamo davanti a un’interrogativa, scopriamo che essa è un quesito immerso sottilmente nelle brume del tempo: « È vero, principe, che voi diceste un giorno che il mondo lo salverà la “bellezza”? ». E qui c’è da dire che Fyodor Dostoevskij, (L’idiota, p. 378 Einaudi, come la citazione seguente) mette le virgolette alla parola “bellezza”. Non io, ma lui, perché il costruttore di psicologie vuole arrivare a mettere in ridicolo la purezza d’animo del principe, dell’“idiota”: di quale bellezza sta infatti parlando? Posto che nel salotto si sta parlando di donne, possiamo intuire; ma Ippolìt non ha finito: « Signori – gridò forte a tutti – il principe afferma [e qui, invertendo il tenore drammatico, la sentenza sulla bellezza prende improvvisamente un tono tutto assertivo] che il mondo sarà salvato dalla bellezza. E io affermo che questi giocosi pensieri gli vengono in mente perché è innamorato. Signori, il principe è innamorato; poco fa, appena è entrato, me ne sono convinto. Non arrossite, principe, se no mi farete pena. Quale bellezza salverà il mondo? ».

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Tornano qui la forma interrogativa e la perdita di identità: di quale bellezza alla fine si tratta? Chiaro che a salvare il mondo non è la Bellezza maiuscola, la Bellezza platonica (agli occhi di Ippolìt un idiota come il principe non può giungere a certe altezze), e men che meno è la Bellezza portata dal cristianesimo: la Bellezza della Verità.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Potrebbe essere forse la bellezza di cui sembra così innamorato il card Ravasi, quella di Bill Viola, di Studio Azzurro, di Lawrence Carroll, di Mitoraj? No, tutti troppo moderni (anche Bill Viola) per un sofisticato e romantico conservatore come il Russo.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Molto prosaicamente, in quelle pagine di studiata arditezza spinta fin oltre l’isteria, sui crinali di veli da squarciare ove si dovrebbe nascondere l’Inferno, a “salvare il mondo” – si fa per dire – è la bellezza femminile, e, di questa, è proprio quella che pare più oggetto di banali e corrive passioni.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica In terzo luogo, va considerato che la sentenza-refrain è, per il grande Russo, un quesito, un affilato interrogativo al cui interno il principe, “l’idiota”, avrebbe dovuto riconoscere una anche più maligna richiesta: quella di fargli fare, al riguardo, una qualche minima precisazione: « ‘Quale’ bellezza, principe – ecco velenosamente introdotto l’ulteriore e ultimo interrogativo nell’interrogativo primo –, salverà il mondo? ».

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Per cui parrebbe che la bellezza, così come toccata di tangente da Dostoevskij, prima di tutto sia, povero principe Myskin, una bellezza riconducibile solo a mitiche e volatili dèe come Afrodite, o magari a quelle dolci sembianze – diciamo così – che sarebbero discese sulla terra nelle gentili e muliebri figure che allietano gli alti salotti e che in essi trascinano, talora, gli uomini alle più lascive passioni, e non affatto invece riconducibile, come molti vorrebbero credere, all’alta, splendida Pulchritudo che traluce dai Cieli, e intuita, a volte, dagli idioti.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Chiara la differenza? Alle labbra del principe non sale mai, e sottolineo mai, il concetto di una bellezza che salvi il mondo: è quella callida serpe di Ippolìt che glielo mette quasi in bocca, ma appunto, due volte intorbidandolo: la prima chiedendogli se sia vero o falso che egli abbia mai affermato una cosa così carica di speranza, la seconda chiedendogli di comunque precisare a quale bellezza mai, nel caso, si sarebbe riferito.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Sicché tale dostoevskijana bellezza, alla fine, si perde nell’enigma, nel mistero, in un indovinello rimasto per sempre a mezz’aria, e questo genere di cose, si sa, non risolve affatto i problemi, non salva gli uomini, non redime la terra, ma casomai, aleggiando per sempre ora qua, ora là, come di fatto sta accadendo da quando eruppe dalle labbra bifide del piccolo aspide, confonde, intorbida, mette al muro, trascina le menti in una via senza ritorno, in un labirintico cul de sac che fa forse pure impazzire, il cui fine è precisamente far impazzire, e a volte, e più spesso di quanto si creda, persino dannare.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Il card. era meglio che scrivesse un altro titolo, anzi un altro libro: La verità salverà il mondo. La verità, card., la verità. Solo così sarebbe andato sul sicuro.

E. M. R.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica

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