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LOGOS E THANATOS.

(Pag. 8)

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica(Segue) L’idealista, per contro, deve compiere queste altre poche considerazioni. San Tommaso, come abbiamo visto, ha operato una sintesi efficace tra Assoluto (il Logos) e diveniente (Thanatos): interpretando la verità metafisica della creazione come partecipazione (l’abbiamo visto: la ragione dell’uomo è viva allorquando è subordinata alla grazia), ha garantito a un tempo la realtà della distinzione tra finito e Infinito (la ragione umana è distinta dalla grazia), la totale dipendenza del finito dall’Infinito (la ragione umana è sottomessa alla grazia), la perfetta libertà della creazione in Dio (Dio dona gratuitamente, cioè liberamente, la grazia) e la consistenza – se pur limitata – del finito rispetto all’Infinito (Dio assume nel Logos la natura umana). 1
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaQuesti rapporti vengono particolarmente esaltati dalla dimostrazione compiuta in queste pagine. Specialmente, dovrebbe esser presa in considerazione la facilità con cui un sistema così fortemente ancorato all’Assoluto soprannaturale come quello cattolico (anzi: l’unico a poter esibire una patente cristallina anche sotto questo aspetto), risolva un problema squisitamente materiale quale quello dell’immortalità della carne. Dovrebbe risultare straordinario anche solo il fatto che un sistema, che per definizione è divino, scaturendo esso tutto e solo dall’Autorità di Dio, si preoccupi di risolvere positivamente dei problemi materiali. E sia l’unico sistema capace di farlo.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaMa, anche qui, sono le qualità intrinseche al Logos divino che non dovrebbero stupire quelle menti che osano avvicinarsi alla sua contemplazione: infatti, se per i razionalisti vale la considerazione che in esso sono riassunti ambedue gli ambiti in cui dilaga la ragione, naturale e soprannaturale, per gli idealisti vale la considerazione che in esso sono raccolti tutti gli aspetti dell’essere: quello immobile dell’Assoluto pensiero ineffabile, il mai sufficientemente adorato Logos, o Verbum, o divino Intelletto; e quello peribile, diveniente, incarnato in una carne mortale, passibile, il mai sufficientemente adorato GESÙ Cristo, il Crocifisso disceso e risorto da Thanatos per sempre.

E. M. R.

L’articolo è inedito.

(23 ottobre 1001)
31 marzo 2002
Domenica della Risurrezione
di Nostro Signore GESÙ Cristo
 
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica

1 Cfr. la voce Idealismo, Giudizio critico, esposizione di Padre Cornelio Fabro, col. 1568 dell’Enciclopedia Cattolica.

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