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PIERO VASSALLO SU GARRIGOU-LAGRANGE

Piero Vassallo *

IL SENSO COMUNE,
A
NTIDOTO
DELLA PASSIONE FAUSTIANA.

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Recensione al saggio di Réginald Garrigou-Lagrange ofp
Il senso comune, la filosofia dell’essere e le formule dogmatiche,
nuova edizione italiana a cura di Antonio Livi e Mario Padovano,
Casa Editrice Leonardo da Vinci (acquisti@editriceleonardo.net),
uscita su « Background Information », a news letter of ISCA,
anno V, n. 6, giugno 2013.


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Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaGeniale interprete e innovatore della filosofia del senso comune e guida instancabile della società di pensiero, che ha elevato un robusto argine a difesa della ragione e della verità cattolica, monsignor Antonio Livi ripropone opportunamente Il senso comune, la filosofia dell’essere e le formule dogmatiche, un magistrale saggio scritto negli anni Venti del secolo scorso, dal domenicano padre Garrigou-Lagrange (1859-1941).

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaEdito in Roma dalla Casa editrice Leonardo da Vinci nel corrente 2013, il volume, che è introdotto da una nota editoriale di Livi e da un convincente saggio di Mario Padovano, suggerisce un severo esame della filosofia nominalistica/irrazionalista, la fonte dalla quale discendono le due correnti della catastrofe antropologica in atto: l’attivismo frenetico e insaziabile degli omologati, che officiano il rito del carpe diem cravattaro, e la collera degli esclusi, che trasferiscono la rivoluzione faustiana nel margine segnato dal risentimento e/o dall’ira no-global.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaNella scena post-ideologica, la riflessione di Garrigou-Lagrange oggi più che mai si legge come un manuale scritto per gli studiosi e i politici, ai quali compete (competerà) la guida dei popoli al presente sconcertati e afflitti dagli imperativi gridati dal sistema della menzogna e dell’azione per l’azione.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaSulla dottrina del senso comune, esposta nel saggio dell’illustre domenicano Garrigou-Lagrange, in seguito saranno pubblicate altre note nel sito Riscossa Cristiana.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaAdesso sembra urgente riassumere le acute e lungimiranti critiche, che l’indimenticabile guida degli studiosi neoscolastici attivi nell’Angelicum, indirizzò alle teorie di stampo nominalista ed eracliteo, formulate da Henri Bergson (1859-1941) e in seguito sviluppate e propagandate dai suoi allievi e dai suoi seguaci.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLe tesi bergsoniane, infatti, anticipano e in qualche modo accreditano le suggestioni neopagane e oltre-umane, ultimamente diffuse dagli interpreti dell’ateismo, i quali hanno allestito la scena girevole del disordine economico e della disperazione anarcoide.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaOra il primo attacco lanciato dalla scolastica bergsoniana contro la metafisica punta all’alterazione e al discredito del senso comune, che è di conseguenza abbassato al livello dell’ignoranza e del pregiudizio.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLe Roy, fedele e intransigente esegeta di Bergson, dichiara appunto che « Il senso comune contiene, allo stato confuso e informe, non so quale residuo di tutte le opinioni filosofiche di tutti i sistemi che hanno avuto qualche successo ». Di qui la proposta di regredire a una (presunta) percezione primitiva, oceano di immagini indistinte e in flusso incessante, nel quale l’uomo sarebbe immerso prima di subire l’influsso della metafisica.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Le Roy sostiene che l’uscita dalla immagine confusionaria della realtà – « il continuo eterogeneo e sfuggente, che percepiamo in un primo tempo" – può essere attuata unicamente dall’esigenza utilitaria: « L’esistenza dei corpi separati non ci è data immediatamente, è il risultato della preferenza data alle impressioni tattili » piuttosto che alla continuità che risulta alla vista.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaD’altra parte Bergson affermava che c’è molto di più nel movimento che nell’immobilità, dunque è dal movimento (dal divenire piuttosto che dall'essere) che la speculazione deve incominciare.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaOsserva Garrigou-Lagrange: « Bergson si colloca, come Eraclito, da un punto di vista empirico e così per lui l’immobilità è semplicemente lo stato di quiete e se prevale la quiete non ci può essere movimento ».
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Alla vista di colui che invece si colloca dal punto di vista dell’intelligenza « ciò che resta immobile è prima di tutto ciò che è, in opposizione a ciò che non è ancora ma deve diventare; analogamente. L’immutabile è ciò che è e non può non essere, in opposizione a ciò che non avendo in sé la ragion sufficiente della sua esistenza può cessare di esistere ».

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIn ultima analisi è accertato che l’evoluzionismo bergsoniano contiene la negazione del principio di identità e non contraddizione: « Il divenire, infatti, è unione del diverso (es. un oggetto viola diviene rosso); dire che l’unione incausata del diverso è possibile è come dire che il diverso per sé è uno e lo stesso almeno di una unità di unione: es. ciò che è viola per sé e come tale (incondizionatamente) diviene rosso, benché in quanto viola sia non rosso ».
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaQuasi prevedendo la dissoluzione della filosofia moderna, Garrigou-Lagrange sostiene che l’antiintellettualismo di Bergson è un hegelismo al rovescio e pertanto annuncia che « i due sistemi si toccano, e dovranno fatalmente incontrarsi, perché l’uno e l'altro, figli di Eraclito, vogliono essere una filosofia del del divenire e della fusione dei contrari ».

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaÈ in tal modo pre-annunciata la corsa al regresso dell’immanentismo moderno, fondato sulla visione del mondo secondo Eraclito e Cratilo, e indirizzato a vedere nelle cose l'informe strumento della disperata azione degli uomini: « una pasta plastica e malleabile o attività vivente tracciata di figure e disposta di sistemi di relazioni secondo le comodità della vita pratica ».
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaGarrigou-Lagrange osserva che nell’universo bergsoniano « Non esistono corpi indipendenti, non esiste quantità reale. Bisogna dire lo stesso della sostanza e della causa? Evidentemente. È la continuità qualitativa eterogenea e sfuggente la sola realtà ».

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaAll’orizzonte è la dissoluzione oltre umana della filosofia moderna. Al proposito è citato dall’autore un giudizio formulato da Jacob, nella Revue de Métaphysique et de la Morale del 1898: « La nuova filosofia sta esattamente agli antipodi del razionalismo di Platone e Aristotele. ... Contingenza fondamentale, divenire illimitato, vita interiore anteriore all’intelligenza e all'intelligibilità e creatrice dell'una e dell'altra. ... È l’antica materia che torna in primo piano e scaccia l’idea. Qui (molto più che in Herbert Spencer [1820-1903]) ogni norma intellettuale sparisce, la verità non conserva più alcuna significazione che la eleva al di sopra dell’esperienza pura e semplice ».

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaInfine l’nversione dell’indirizzo della ricerca filosofica: « Ritrovare il sensibile sotto l’intelligibile [presunto] menzognero che lo ricopre e che lo maschera e non come si diceva un tempo l’intelligibile sotto il sensibile che lo dissimula ».
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica La ricerca indirizzata all’affermazione dell’errore indirizza al Nietzsche che affermava « non crederei al Cristianesimo neppure se mi fosse dimostrato scientificamente ». Il disperato pensiero nietzscheano domina in un’età affascinata e alienata dall’errore, e svela la radice irrazionalista della frenesia faustiana e dell’angoscia gnostica in scena nel teatro postmoderno.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaAgli interpreti e ai continuatori dell’opera di San Tommaso, Garrigou-Lagrange, Fabro e Livi, va dunque riconosciuto il merito di aver sollevato il coperchio che occulta la tenebrosa essenza dell’ultramoderno e di aver indicato la via del ritorno alla ragione.

 

* Docente emerito della Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale.

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