cerca nel sito Enrico Maria Radaelli
Sito di metafisica e teologia per un progetto culturale cattolico Aurea Domus Aurea Domus Aurea Domus

HOMEPAGE > THESAURUS INDICE >
LIVI: SULL’EPISTEMOLOGIA IN SAN TOMMAS/2


Quaderni di Filosofia, Nuova Serie. Collana diretta da Pasquale Giustiniani

Antonio Livi *

L’EPISTEMOLOGIA
DI TOMMASO D’AQUINO
E LE SUE FONTI.

(Pagina 2 di 4.)

Per gentile concessione della Pontificia Facoltà Teologica
dell'Italia Meridionale, Sezione S. Tommaso d'Aquino - Napoli,
Viale Colli Aminei, 2 - 80131 Napoli, Ufficio Pubblicazioni,
Telefono: 0039.81.74.10.000 - Email: pftim@tin.it;
ECS Editoriale Comunicazioni Sociali, Napoli, Febbraio 2005, € 5.


(Torna alla p. 1) Con questo criterio di base, già nel libro IV Aristotele aveva stabilito che spetta alla metafisica di individuare e difendere il principio primo della sua specifica ricerca:

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica « Bisogna dire se appartiene a un’unica scienza o a scienze diverse la ricerca intorno a quei principi che in matematica si chiamano “assiomi” e intorno alla sostanza. Ora, è evidente che anche la ricerca intorno ai principi spetta a un’unica scienza, e che questa scienza è quella propria del filosofo. I principi primi, infatti, riguardano tutte le cose che esistono e non solo una determinata classe di cose separata da tutto il resto. E poi i principi primi servono a tutti, perché riguardano l’ente in quanto ente, e le cose di ogni classe sono enti […]. Allora, siccome è chiaro che essi riguardano tutte le cose nella misura in cui sono (perché è proprio l’essere ciò che tutte le cose esistenti hanno in comune), la determinazione di essi spetta a colui che studia l’ente in quanto ente. Questo è il motivo per cui nessuno di quelli che conducono ricerche particolari (come sono, ad esempio, la geometria o l’aritmetica) tenta di dire qualcosa intorno a questi principi per stabilire se siano veri o no ». 18 []

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaEcco, dunque che, nella precisa formulazione di Aristotele, il valore primario dei primi principi, ossia dei primissimi giudizi nella dinamica della conoscenza ordinaria e della conoscenza scientifica, è “se essi siano veri o no”: ciò significa che il riconoscimento e la difesa del principio di non-contraddizione mirano a stabilire (per via di presupposizione) l’essenza e la funzione del fondamento “aletico” della metafisica. Esso costituisce, infatti, per Aristotele, la condizione trascendentale di possibilità di qualunque pretesa di stabilire la verità di un’ipotesi (pensata dal medesimo soggetto) o di un asserto (enunciato da qualcuno):

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica« Quando l’affermazione è vera, la negazione è falsa; quando invece questa è vera, l’affermazione è falsa: dunque non si può con verità affermare e negare la medesima cosa contemporaneamente ». 19 [Ivi IV, 4, 1008 a, 35-38.]

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaOra, è proprio a questo primo principio aletico che si fa riferimento modernamente quando si parla di “punto di partenza della metafisica”; esso è individuato dalla metafisica stessa – nessun altro sapere potrebbe farlo – in quanto principio veritativo della conoscenza in generale, e della conoscenza scientifica (episteme) in particolare, quindi soprattutto della metafisica stessa. Infatti, l’individuazione del punto di partenza della conoscenza in generale implica l’individuazione del punto di partenza della filosofia, che a sua volta consente l’individuazione dell’oggetto proprio della metafisica. Queste tre dimensioni del punto di partenza si distinguono tra loro solo formalmente, perchématerialmente sono la stessa cosa: la filosofia è, infatti, “scienza dell’intero”, e questa formula ha la stesso referente, quanto all’oggetto, di quella che indica l’essenza della metafisica (“scienza dell’ente in quanto ente”); e sia l’una che l’altra formula hanno lo stesso referente della conoscenza ordinaria nel suo nucleo primario e originario, che è il “senso comune”, sistema organico e genetico di giudizi di esistenza necessariamente e universalmente formulati, dei quali il primo suona così: “Ci sono delle cose”. Ciò equivale a dire, in termini filosofici, che “l’intero è composto di tante parti, che considerate tutte insieme sono la totalità”; oppure, in terminimetafisici, che “l’essere si presenta negli essenti che esistono”, oppure che “l’essere si manifesta in una molteplicità di esistenti, in una molteplicità di sostanze, ciascuna con una determinata essenza”.

3. Le cose, gli essenti, gli enti, l’essere.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaNell’ottica della filosofia della conoscenza su base platonico-artistotelico-neoplatonica, l’individuazione del punto di partenza veritativo della metafisica è talmente importante che si comprendono i molti tentativi di Tommaso di determinare l’oggetto della metafisica attraverso successivi approcci linguistici, e anche con differenze tematiche notevoli, che hanno fatto tribolare filologi ed esegeti per molti secoli. Infatti, non è facile rispondere a questa domanda: “Qual è il principio caratteristico della metafisica di Tommaso d’Aquino?”.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Un secolo fa, Manser sosteneva, in Das Wesen des Thomismus, che il principio di base fosse la nozione aristotelica di atto e potenza, 20 [Cf. G.M. Manser, Das Wesen des Thomismus, a cura di P. Wyser, Friburgo 1946. ] e anche Edith Stein, in Akt und Potenz, segue quest’opinione. Oggi, dopo gli studi di Gilson e di Fabro, si riconosce che il principio è l’actus essendi, concepito quale fondamento metafisico degli enti in concreto, al quale si collega la nozione astratta di esse commune rerum; questo significa che la metafisica di Tommaso d’Aquino parla dall’essere delle cose, avendo come punto di partenza l’attualità degli enti nella loro molteplicità, nella loro distinzione al livello dell’essenza.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Come scrive Gilson, « in Metaphysics, the science of being qua being must be understood as the science of that-which-has-an-act-of-being ». 21 [É. Gilson, Elements of Christian Philosophy, New York 1960, 233.]

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaSi deve, dunque, riconoscere a Tommaso un punto di partenza originale; il suo non è più quello che era stato per Aristotele (le “sostanze” nella dimensione delle “forme”), e nemmeno quello che sarebbe stato poi per Spinoza (la “sostanza” onnicomprensiva), o per Giovanni Gentile (l’atto che annulla ogni distinzione), o per Emanuele Severino, così come non è nemmeno quello che sarebbe stato per Antonio Rosmini (l’idea dell’essere). Nessuna di queste categorie metafisiche può essere assimilata alla nozione tommasiana di ens; chi ha tentato di farlo (soprattutto in relazione a Rosmini) ha mostrato di fraintendere radicalmente il senso della dottrina di Tommaso circa i primi principi come punto di partenza della conoscenza. Tommaso è lontanissimo da qualunque concezione razionalistica di tipo trascendentalistico, soprattutto da quelle concezioni che postulano una “idea dell’essere” o una “idea della verità” previe all’esperienza degli enti esistenti nel mondo, ossia pre-empiriche. Discutendo della ratio veri o ratio veritatis, egli scrive:

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica« Licet veritas intellectus nostri a re causetur, non tamen oportet quod in re per prius inveniatur ratio veritatis: sicut neque in medicina per prius invenitur ratio sanitatis quam in animali; virtus enim medicinae, non sanitas eius, causat sanitatem, cum non sit agens univocum. Et similiter esse rei, non veritas eius, causat veritatem intellectus. Unde Philosophus dicit quod opinio et oratio vera est ex eo quod res est, non ex eo quod res vera est». 22 [Tommaso d’Aquino, Summa theologiae I, q. 16, a. 3. sinassi]

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica« Cum dicitur quod ens non potest apprehendi sine ratione veri, hoc potest dupliciter intelligi. Uno modo, ita quod non apprehendatur ens nisi ratio veri assequatur apprehensionem entis; et sic locutio habet veritatem. Alio modo posset sic intelligi, quod ens non posset apprehendi nisi apprehenderetur ratio veri; et hoc falsum est. Sed verum non potest apprehendi nisi apprehendatur ratio entis: quia ens cadit in ratione veri ». 23 [Ivi.]

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaVedremo poco più avanti che questa concomitante apprehensio – l’apprehensio entis cui fa seguito l’apprehensio veri – è, per Tommaso, il punto di partenza e il fondamento veritativo della metafisica. Ora, però, conviene ricordare che – salvo i pochi casi nei quali il contesto gli consente di usare ens come sinonimo di esse – Tommaso non usa mai il termine esse per indicare il punto di partenza della metafisica.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Per Tommaso, infatti, la nozione di esse commune rerum è derivata e astratta, mentre il punto di partenza della sua metafisica è immediato e concreto, trattandosi della realtà in atto percepita nell’esperienza ordinaria. Ossia, “le cose” di cui s’occupa la conoscenza metafisica sono gli essenti reali, le res a cui l’intelletto deve adeguarsi per dire il vero, mentre l’esse commune rerum non è una res, ma un’astrazione, è un ens rationis cum fundamento in re, ossia uno strumento del pensiero per cogliere l’unità trascendentale delle cose (unità, prima soltanto pensata, poi invece verificata e fondata una volta che la ricerca metafisica sia arrivata all’esistenza necessaria dell’ipsum esse subsistens).

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaQuesta è la metafisica di Tommaso. Il punto di partenza è l’esperienza immediata, che fornisce l’evidenza dell’esistenza delle cose (esse rerum). Nel lessico tommasiano, dunque, la parola ens è il nome generico che ha come referente concreto gli “enti”, salvo quando, in altri contesti, Tommaso voglia dire l’esse rerum. In ogni caso, l’esse di cui si parla nei testi di Tommaso non è l’essere “come una cosa” ma è l’essere “delle cose”.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Qui sta la differenza tra Tommaso e le varie forme di razionalismo (anche neoscolastico, come quello di Francisco Suárez, o neoclassico, come quello di Gustavo Bontadini): perché quando si parla dell’essere e non è l’essere delle cose, si è nell’ottica del razionalismo puro; invece, quando si parla delle cose e le si interpreta metafisicamente attraverso la nozione universalissima di essere, si è nell’ambito della metafisica aristotelica e del suo inveramento-superamento costituito dalla metafisica tommasiana.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Le cose e l’esse commune rerum sono l’esperienza, sono l’oggetto proprio e immediato dell’intelletto umano che percepisce la realtà empirica e la concepisce anche nell’universale. Invece, il discorso metafisico circa l’Esse ipsum subsistens non è più un discorso che riguarda direttamente l’esperienza, ma è la conclusione di un itinerario inferenziale, che approda alla deduzione dell’esistenza necessaria di una realtà misteriosa e ineffabile: il Trascendente che, però, è allo stesso tempo immanente, in quanto tutte le cose hanno l’essere come dono ricevuto dall’Essere.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Questo schema metafisico di deduzione teologica funziona a condizione che il punto di partenza per arrivare all’Esse ipsum subsistens non sia l’esse commune rerum ma le res in quanto ciascuna è aliquid habens esse, mentre Dio è esse in quanto est esse (non habet). Se non si parte dalle cose in quanto limitate (ed è la molteplicità che implica il limite originario in ciascuno), e pertanto dalle cose in quanto reali, che hanno l’essere ma non sono l’essere, non ci sarebbe alcun punto di arrivo; tanto è vero che quando il punto di partenza è radicalmente diverso, quando cioè è l’essere in quanto tale, non c’è né punto di partenza né punto d’arrivo, non c’è alcuna reale deduzione trascendentale, non c’è alcuna reale trascendenza: si finisce per affermare che Dio e il mondo sono la stessa cosa, e l’io empirico cede all’io trascendentale. (Vai alla p. 3)

* Professore Ordinario di Filosofia della conoscenza,
Decano della Facoltà di Filosofia nell'Università Lateranense.

 

* * *

(Pagina protetta dai diritti editoriali.)

* * *

Inizio pagina

HOMEPAGE · CONVIVIUM · ACÙLEUS · HORTUS · GYMNASIUM
ROMANO AMERIO · EIKÒNA · THESAURUS · CALENDARIUM

Sito realizzato da BLUQUADRO