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Enrico Maria Radaelli *

IN PRINCIPIO ERA IL VERBO,
NON L’AMORE.

(ERRORI DALLA ‘DISLOCAZIONE’ DELLE ESSENZE TRINITARIE.)

Questo è il terzo testo in cui porto a luce meridiana
il fatto che la causa prima e cardinale dell’odierna crisi della Chiesa
(e conseguentemente della civiltà) è data dalla ameriana
« dislocazione della divina Monotriade », o « ripudio del Filioque ».

Conferenza tenuta al Convegno promosso dal Centro Studi Oriente Occidente.
Ancona, 9 novembre 2007, decennale della morte di Romano Amerio (16 gennaio 1997):
Romano Amerio, il Vaticano II e le variazioni nella Chiesa del XX secolo”.


(Gli Atti del Convegno sono pubblicati dalle edizioni Fede & Cultura)

La copertina

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaRingrazio il Centro Studi Oriente Occidente, il suo Presidente dottor Possedoni e l’ospitale Università di Ancona per l’occasione che ci offre di parlare del nodo centrale del pensiero di Amerio e poter così esporre alcune osservazioni che potranno contribuire all’ulteriore vacillamento delle teoriche relativiste.

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Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica1. IL CRITERIO GENERALE DELLA ADÆQUATIO. Come si sa, vi è un asse cardinale intorno a cui muovere la nostra vita: l’asse cardinale è il criterio della adæquatio 1 [Secondo il principio generale posto da TOMMASO D’AQUINO (Summa Theol., I, q. 16, a. 1), per cui: « Veritas est adæquatio rei et intellectus », la verità è l'adeguamento della cosa e dell'intelletto.] che l’uomo deve compiere verso la realtà per « fare la verità ». 2 [Ioan., III, 21; I Ioan., I, 6.]
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaCos’è la adæquatio? Altro non è che la conformazione, l’intima adesione alla realtà, ravvisata da Aristotele e compiuta poi in pienezza dalla Natura divina presente in Cristo; è la sacra “obbedienza” all’esserci del reale; e l’obbedienza, ricorda Amerio a pagina 28 di Iota unum, è il principio del Cattolicesimo.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl criterio di adæquatio governa persino la ss. Trinità: il Figlio, l’Intelletto (il Logos), raffigura perfettamente la Mente del Padre da cui è generato: ne è lo Specchio, l’Imago, ed è natura sua a Patrem adæquatus: conforme al suo Principio e Genitore. 3 [Adæquatio che, anche tra le Persone divine, è vicendevole: anche il Padre approva il Figlio, la Mente cioè assente al proprio Verbo riconoscendo e gradendo la “testimonianza” che esso le dà anche ad intra.]
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaSe l’uomo (attraverso la conoscenza, ossia al Figlio Verbum/Imago) si eguaglia alla realtà che lo circonda – prima materiale, poi spirituale –, l’uomo giunge a Dio. Nel mio libro di Corso: Ingresso alla bellezza. Fondamenti a un’Estetica trinitaria, 4 [Il libro è uscito per i tipi di Fede & Cultura a Verona nel luglio 2007.] ne svolgo diffusamente il percorso, in specie alla V Lectio.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaDetto ciò, se pur succintamente, si può procedere a capire quali conseguenze potrebbero invece aversi se il moto per noi vitale che compiamo di continuo con l’operazione intellettiva, spinto dal meccanismo della adæquatio, avanzasse con un criterio opposto a quello dato dalla realtà, con un criterio falso, che Amerio individuò nella “dislocazione della Monotriade”.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica2. LA RECENSIONE SU « CIVILTÀ CATTOLICA ». Nel marzo scorso uscì su « Civiltà Cattolica » un’interessante recensione alla mia monografia Romano Amerio. Della verità e dell’amore, 5 [Pubblicata da Marco Editore, Lungro di Cosenza, nel 2005.] in cui l’autorevole rivista, oltre frangere finalmente l’indegna damnatio memoriæ decretata sul filosofo col micidiale metodo del “silenzio silenziosamente concordato”, mostrava di saper cogliere con acume gli snodi principali del lavoro, in specie l’intenzione di far rilevare che tutta la tensione che Amerio ebbe per tutta la vita era tensione per il Logos, per il Verbum, per il razionale, divino « principio di ogni cosa », come ricorda san Paolo ai Colossesi: di ogni cosa, compreso l’amore.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaSecondo « Civiltà Cattolica », però, sarebbe " opinabile il tentativo di spiegare le attuali difficoltà del cristianesimo quasi solamente come esito di una deviazione dal dogma del Logos, del declassamento della Verità al secondo posto dopo l’amore. La realtà – sostiene – è più complessa e non si può ricondurre tutta a un solo aspetto: in questo caso c’è il rischio di riduttivismo filosofico ». Non escludo che « Civiltà Cattolica » possa aver ragione, ma in una certa misura potrebbe rivelarsi necessario correrlo, questo rischio, giacché in verità parrebbe proprio questo l’errore apicale, la causale universale di ogni odierno errore: disconoscere che la realtà, pur complessa, deve la prima spinta che l’ha completamente bouleversée come un guanto all’aver tolto di mezzo il Logos da « principio di ogni cosa " per soppiantarlo con l’amore, invertendo così l’universale principio delle cose con ciò che è solo l’universale loro fine. L’inversione pone una questione di metodo, quasi che commutando la causa con l’effetto il prodotto non cambi: ma il prodotto – l’uomo, il mondo, l’oggi – invece cambia, e oltre il prodotto cambiano anche le essenze coinvolte: cambia la conoscenza, cambia l’amore, e cambia il concetto che noi abbiamo di Dio.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica3. TESI GENERALE DI AMERIO. Amerio non dice che ogni errore dipenda dalla distorsione, perché vi sono errori per esempio causati dalla sola enfatizzazione dell’intelletto, altri dal rigetto del principio dell’essere; Amerio, e io con lui, dice che la distorsione delle essenze è all’origine degli errori che hanno dato luogo all’odierno stato di cose. Questa è la tesi generale di Amerio, in particolare di Iota unum, anche se lì fu espressa unicamente nelle pagine sul pirronismo (il nostro scetticismo): « Alla base del presente smarrimento – vi scriveva – vi è un attacco alla potenza conoscitiva dell’uomo, e questo attacco rimanda ultimamente alla costituzione metafisica dell’ente e ultimissimamente alla costituzione metafisica dell’Ente primo, cioè alla divina Monotriade. […] Come nella divina Monotriade l’amore procede dal Verbo, così nell’anima umana il vissuto dal pensato. Se si nega la precessione del pensato dal vissuto, della verità dalla volontà, si tenta una DISLOCAZIONE DELLA MONOTRIADE ». 6 [ROMANO AMERIO, Iota unum. Studio delle variazioni della Chiesa cattolica nel secolo XX, Riccardo Ricciardi Editore, Milano - Napoli, 1985, pp. 296-97 (la marcatura è nel testo).]
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaQuesto, sottolineo, è poi l’unico concetto steso da Amerio nelle righe con cui annuncerà Iota unum agli amici; esso delinea la tesi che da tempo ho fatto mia; ciascuno potrà racimolare da Iota, da Stat veritas e dalla mia monografia sul Luganese l’elenco delle distorsioni segnalate e potrà rintracciare negli Atti del Convegno di Lugano del 2005 7 [AA.VV., Romano Amerio (1905-1997). L’Umanista, il Luganese, il Cattolico, Atti del Convegno italo-svizzero nel primo centenario della nascita, « Cenobio » - Giampiero Casagrande Editore, Lugano, 2005.] le modalità con cui Cartesio perpetrò secondo Amerio l’inversione; qui esporrò qualche falsificazione della realtà, qualche inadeguata adæquatio, la cui eterogeneità dovrebbe confermare l’universalità della tesi.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica4. LA QUESTIONE DEL FILIOQUE. A due anni dalla morte, Amerio mi chiese di tenere per parte sua ad Albano quella che di fatto fu la sua ultima conferenza, intitolata appunto La questione del Filioque, ovvero la distorsione della Monotriade, con la quale mostrava chiaramente la persistenza e la radicalità assoluta del suo convincimento.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica« La celebrazione indiscreta che la Chiesa e la teologia ammodernata fanno dell’amore – così si esprimeva Amerio in quell’occasione – è una perversione del dogma trinitario, perché, come spiega il Concilio di Firenze nella Bolla Lætantur cœli, la nostra fede porta che in principio sia il Padre, il Padre genera il Figlio, che è il Verbo, e, dal Padre e dal Figlio, si genera lo Spirito Santo, che è l’amore. L’amore è preceduto dal Verbo, è preceduto dalla conoscenza ». 8 [ROMANO AMERIO, La questione del Filioque, ovvero la distorsione della Monotriade, Conferenza tenuta per registrazione ad Albano Laziale, 1997.]
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica« Non si può fare dell’amore un assoluto », come, aggiungo io, si può invece e si deve fare della verità: « Se se ne fa un assoluto – riprende Amerio – si cade nell’errore degli Orientali, che rifiutano il Filioque. Gli Orientali dicono che lo Spirito Santo procede solo dal Padre, mentre la fede dice che l’amore procede dal Padre e dal Figlio », cioè che l’amore procede dall’essere e dalla conoscenza, tanto che sant’Agostino può sentenziare: « Non si ama ciò che non si conosce ».

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica5. L’OPZIONE FONDAMENTALE. LA ‘LOGOFAGIA’. È una questione di metodo, dicevo: mettendo infatti l’amore a fondamento della conoscenza, della vita e di tutte le cose, si concreta l’odierna opzione fondamentale con la quale da un lato si realizza un distorto e crudele avvaloramento dell’amore e di ogni altro valore assimilabile, nella Trinità, allo Spirito Santo: volontà, libertà, azione, progressismo, amicizia, comunità, pace; dall’altro l’opposta riduzione del discernimento e di ogni altro valore assimilabile, nella Trinità, al Logos: intelletto, ragione, legge, ordine, dogma, disciplina, traditio. È una vera e propria logofagia.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica« Quindi – conclude Amerio – questo avvaloramento indiscreto dell’amore implica una distorsione del dogma trinitario. Questo del Filioque, che pare un teorema di astratta teologia, è un atteggiamento formidabilmente pratico, perché il mondo è pervaso dell’idea che il valore vero sia l’azione, il dinamismo ». E con ciò si distorce anche l’azione, anche il dinamismo, cioè si distorce anche l’amore.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl pensiero moderno, impiantato sulla metafisica di Cartesio, che fu la prima a pervertire l’ordine delle essenze trinitarie, è una negazione della ragione: questo lo si vede anche nell’imponente fenomeno della politica. Quali sono gli Stati che regolano la politica sulla ragione, o sulle ragioni? Gli Stati emanano delle ordinazioni cui soggiace la vita umana; ma il motivo, la giustificazione di queste ordinazioni è l’ordinazione in sé, e non, come dovrebbe essere, un’ordinazione esterna a sé e superiore. Gli Stati si sono dati le Costituzioni e sopra le Costituzioni per gli Stati non c’è più nulla. Non c’è la legge naturale. Ma sopra la legge dello Stato dovrebbe esserci quella di Dio.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica6. LA LEGGE NATURALE. ROBERT GEORGE. Questo lo dice anche Robert George, il famoso professore di Princeton: anche il filosofo Robert George rileva nei suoi libri come la natural law sia oggi sfrattata dalla politica. Oggi, perché gli Stati premoderni invece l’avevano in gran conto e tutte le loro leggi germinavano e riposavano sulla natural law.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl fatto è che gli Stati, la comunità, l’amore (=la Comunità che si riconosce unita in uno Stato’), vogliono essere legge a se stessi, vogliono essere legge alle proprie pulsioni, dunque per prima cosa cancellano qualsiasi legge che li sovrasti, che sovrasti la Storia, che sovrasti la Comunità, ossia cancellano la legge naturale. Ebbene: distrutto ogni riferimento a una legge superiore alle Costituzioni, è distrutto Iddio. Distrutte le forme platoniche preesistenti alle cose, tra le quali la legge naturale, la natural law, è distrutto il Logos, e, con il Logos, Iddio, così da poter avere mano libera e mettersi in proprio.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLe Costituzioni vanno bene, la democrazia, diciamo, va bene, ma sopra le Costituzioni, sopra la democrazia, così come una volta sopra il Re, c’è qualcosa che le precede e che è la ragione costituita dalla legge naturale, ossia in ultimo dal Logos.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica7. IL GOVERNO UNIVERSALE DELLA VERITÀ: LA LOGOSCRAZIA. Col rigetto della legge naturale la minoranza agnostica della polis occidentale vorrebbe rigettare come falsa realtà di prepotenza ciò che è il cardine della Chiesa: di essere essa il depositum della legge naturale, cioè della Logoscrazia universale, dell’universale Governo della verità, e divina verità; anzi di essere essa, all’opposto di ciò che vorrebbero i suoi nemici, la divina e terrena Società depositaria e promotrice dell’unica Logoscrazia possibile, dalla quale la stessa società riceverebbe solo benefici.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaOggi pare un abominio che qualcuno si dichiari portatore di verità, come se il Logos non si fosse rivelato, non avesse insegnato Se stesso, non avesse costituito sua vicaria la Chiesa, e tutto ciò proprio perché si estenda su tutta la terra la sua Logoscrazia. Ma negare queste realtà, questo mi sembra l’abominio.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica8. LA LIBERTÀ D’ESPRESSIONE. La libertà d’espressione è la figlia diletta dell’uomo moderno. Qui la “dislocazione” è evidente: la libertà di esprimere qualsiasi cosa, anche oscena, anche blasfema, è sotto gli occhi di tutti, vetrina impura delle nuove città desacralizzate, così da sopraffare la legge naturale che vincolerebbe ogni uomo a elicere il bene e sotterrare il male. Non ci si addentra in questa degenerazione perché si dovrebbe tenere una conferenza apposita (si pensi solo al problema dell’arte, del linguaggio, della censura). Non si può però passare sotto silenzio il recente tentativo di un ministro cattolico della Repubblica di presentare un disegno di legge per punire « le espressioni discriminatorie tra gruppi sociali – si legge –, anche di semplice incitamento, motivate dall’identità di genere o di orientamento sessuale ». « Se tale legge fosse applicata in modo coerente – si domanda il professor De Mattei –, un insegnante di religione potrebbe ancora presentare la famiglia naturale come ‘superiore’ alle unioni di fatto etero o omosessuali? Un’istituzione ecclesiastica potrebbe ancora rifiutarsi di accogliere nelle sue fila un religioso che pratichi o propagandi l’omosessualità? ». Quando la libertà prende il sopravvento, alla fine succede che la ragione da cui principia la libertà è messa sotto accusa, e ricusata.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica9. RADICI CRISTIANE NELLA COSTITUZIONE EUROPEA. Molti chiedono che nella cosiddetta Costituzione Europea vengano ricordate le radici cristiane della civiltà occidentale. Ma invocano le radici di un passato remoto senza invocare il fusto, le foglie e i frutti del presente che impelle. A che serve allora l’invocazione? ad avere un troncone di radici morte? a che serve poi questo troncone se poi vi troviamo innestati oleastri, alberi marci, piante sterili da gettare solo nel fuoco?
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaPoi vi è l’estrapolazione pubblica della libertà di coscienza.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica« Lo Stato difenda la libertà di NON essere religiosi », titolava sul « Corriere della Sera » il portavoce della Comunità ebraica di Milano. 10 [YASHA REIBMAN, « Corriere della Sera », 15 maggio 2007, p. 42.] La parola magica è ‘libertà’. Ma la libertà può essere intesa in due modi: o come affrancamento della ragione dalle emozioni (di ogni tipo: anche dalle preoccupazioni e persino dalle sante amicizie) per ragionare e operare secondo la logica aletica, l’adæquatio alla realtà, l’imperio del dovere dato dal fine escatologico verso cui la società ha l’obbligo di condurre l’uomo; 11 [L’essenziale (e spirituale) macchinario per cui la ragione si muove nell’ambito della libertà è analizzato in Ingresso… cit., in particolare nelle Lectiones VIII - IX - X - XI .] oppure come rigetto di ogni vincolo adeguativo, per poter fare ciò che si vuole, con l’unico vincolo – parrebbe – del “rispetto degli altri”: tutti dovrebbero rispettare gli altri tutti nella libertà di fare tutti ogni cosa liberamente. In realtà molti sono solo costretti a fare ciò che vogliono pochi.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaQui la distorsione della Monotriade è flagrante: nel primo caso abbiamo infatti la precedenza del Logos che impera sulle passioni, sull’amore; nel secondo invece, rigettando nello sfogo passionale ogni vincolo razionale, abbiamo il suo rigetto.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica10. STATO E LIBERTÀ DI COSCIENZA: LE DUE ACCEZIONI DI LIBERTÀ. E sembra persino convincente, questo appello in difesa della « libertà di NON essere religiosi ». Infatti, che lo Stato debba garantire questa libertà è vero, come all’Io razionale la garantisce Dio, dandogli la libertà di compiere un’azione anche irrazionale e immorale: di peccare. Ma se tale garanzia straripa dal privato dell’Io al pubblico della polis la libertà o diritto irragionevole di non essere religiosi cozza col retto e razionale diritto universale di poter perseguire invece il dovere di esserlo, come la libertà di rubare l’altrui cozza col diritto di proprietà e quella dell’impurità col diritto altrui alla purità. E questo è il punto.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaI muri delle case e dei palazzi delle città o sono puliti o sono imbrattati; voglio dire che qui si fronteggiano due assoluti: o il dominio dell’oggettività e della libertà nella legge di natura, o il dominio del soggettivismo e la licenza di ateismo e di libertinaggio. Due gli assoluti, due i dominî; ma uno è naturale, l’altro artificiale; uno riposa sulla retta adæquatio con la realtà, l’altro la violenta e la distorce secondo le passioni più irrazionali.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaRelativisti e libertini sostengono che fare leggi per loro non lede la libertà di chi non accorda con loro, ma questo non è vero: le leggi non solo permettono o vincolano, ma anche educano; cioè hanno, oltre il valore prescrittivo, un intimo valore propedeutico, magisteriale, di materia cui conformarsi. Se uno Stato riposa su una legge, quello Stato è quella legge, e insegna quella legge, perché una comunità è le relazioni che fa e che insegna, è cioè le relazioni che tramanda di generazione in generazione.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica11. LA ‘RELAZIONE’, FULCRO DELL’AMORE, È IN REALTÀ UNA LEGGE, ED È LA PRIMA DI TUTTE LE LEGGI. Ed ecco l’asse cardinale: la ‘relazione’ è alla base della comunità, dell’amore, dello Stato, e del suo futuro. La ‘relazione’ però non è affatto vegetativa, né stolida e incosciente: la ‘relazione’, che è il fulcro, il perno dell’amore, della pace, della comunità, è, prima ancora, il sommo dell’intelligenza, perché la prima e perfettissima relazione è quella ‘di generazione’ tra la Mente del Padre e il Pensiero del Figlio, che ne è lo Specchio e il Volto.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa relazione è di per sé una legge: è un’eguaglianza tra due enti, è un confronto, p. es. tra Mente e Verbo, e come tale si vede, si riconosce, si valuta e si soppesa. Sicché tutti coloro che vogliono, nella relazione tra i diversi Io coinvolti nello Stato, calcare sul valore della comunità, dell’amore, della libertà, devono fare attenzione, perché devono fare tutte queste cose utilizzando uno strumento decisivo, delicato e insostituibile, che di per sé non è affatto né libero, né irrazionale, né antidogmatico, né sentimentale, né passionale, ma è decisamente e unicamente legante, dogmatico, veritativo, fermo, puro: è la Legge della relazione, matrice di ogni altra e di tutte le leggi, matrice persino del principio di non contraddizione.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica12. NATURA STRETTAMENTE TRINITARIA DELLA ‘RELAZIONE’: ESSA NASCE SOLO DALLA TRINITÀ. E non solo essa è legge di natura divina, ma io dico che è legge di natura schiettamente trinitaria, giacché la si può riscontrare ed estrarre unicamente frugando nella Trinità: è una legge che nasce dal Figlio, come mostro in Ingresso alla bellezza, i cui Nomi non sono uno solo, ma due, per cui uno dichiara la sostanza noetica, di essere cioè l’essenza del Figlio tutta l’Idealità e la Ragione, l’altro esprime in pari potenza ed estensione il secondo aspetto della sua essenza, tutto a ridosso del primo, che è essere Egli il Volto, l’Imago, ossia tutta la Rappresentabilità della Ragione, il suo Teatro, perché la Ragione per definizione non è cosa informe, ma ordinata, chiara, perfetta, di cui si può godere la visione, ed è per ciò che la Trinità ne gode, giacché tutta la Ragione che si sprigiona dal primo Principio è Ragione di cui si vedono bene la bellezza e l’armonia: è Ragione amabile, è Ragione ardente, e straripante per questo tutto l’amore di cui l’Essere essente è carico.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaCome potrebbe il Padre gioire del Verbum generato, se non potesse vedersi perfettamente rappresentato nell’Imago? La relazione nasce qui: dalla generazione dalla Mente del Padre di un Figlio che ne è Verbum e Specchio perfetti. Ma forse, prima ancora, nasce dall’intimo legame proprio tra il Nous, la Notizia che è il Figlio e l’imprescindibile sua Imago, la sua Illustrazione.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaSe la società recepisse queste cose – le potenze racchiuse nella Trinità –, potrebbe più facilmente rintuzzare « l’attacco alla potenza conoscitiva dell’uomo » denunciato da Amerio.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica13. IL FIDEISMO, UN MOSTRO NEMICO DI TUTTE LE LEGGI: SIA DEL VERBO CHE DELL’AMORE. E qui, per contrasto, emerge un punto decisivo, il fideismo. Il fideismo è uno dei mostri più fieramente avversi al Figlio. Laicisti e libertini, se potessero, chiuderebbero tutti i cattolici nel suo recinto: una bella fede senza argomenti, un bel misticismo senza figure, un bell’ascetismo che sale verso il cielo e lascia libera la terra a peccare e a fare i propri comodi, un bel culto pieno di prediche e di avvincenti perorazioni a guardare le cose di lassù lasciando lo Stato a occuparsi a mani libere di quelle pratiche, all’insegna di quel pravo motto (ma guarda: sembrerebbe però tanto una legge!): « Libera Chiesa in libero Stato ». Il fideismo è un errore straripato ormai in tutti gli strati della Christianitas. Lo si vede dai peana alzati a maestri di cultura e di religione come Ermanno Olmi, che insegnano che tutti i libri del mondo non valgono una tazzina di caffè con un amico, cioè che non l’insegnamento ma l’affetto abbraccia il mondo, non la ragione ma l’amore lo salva, non l’ordine ma l’amicizia lo vale. È il sogno di Rousseaux: l’uomo buono esiste, e per scoprirlo basta prendere insieme un caffè.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaMa appunto in questo sta invece l’amicizia, l’amore: nella concordia. E su cosa riposa la concordia se non sul battito all’unisono dei cuori? E come mai battono all’unisono dei cuori, se non perché pensano le medesime idee, hanno gli stessi pensieri, credono le medesime cose, in perfetta relazione di ragione, analogamente alla divina relazione vista nella Monotriade tra il Pensiero/Specchio del Figlio e la Mente che gli è Genitrice?

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica14. FIDEISMO, LITURGIA, ESTETICA E ARTE. Che la Chiesa sia imbibita di fideismo lo si vede poi nell’edificazione delle nuove chiese, dove si è persa anche la minima intenzione di decorare pareti, soffittature e volte con le realistiche storie dei santi e le pressanti visioni dei cieli, preferendo loro il nulla ascetico, il vuoto mistico, il bianco ecumenico.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaMentre i muri delle città vengono imbrattati di brutture e per così dire di ‘affreschi’ probativi solo del disordine mentale della società e stipati da vetrine che mostrano nudità in ogni dove come se la peste fosse sanità, in paradossale contrappunto i muri liturgici si svuotano di significato, si sbiancano in un nulla semantico alla Corot che garantirebbe, nella generale logofagia, che anche la Chiesa non avrebbe più idee, specie soprannaturali, né segni con cui manifestarle, per non offendere chi ha quelle false, naturalistiche, semiariane e semiislamiche.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica15. LE FIDEISTICHE NUOVE VETRATE DI GERHARD RICHTER NELLA CATTEDRALE DI COLONIA. Esemplare il caso della vetrata della cattedrale di Colonia, dove Gerhard Richter ha « appositamente lasciato che la disposizione dei cristalli fosse determinata dal caso, intervenendo a cambiare solo quando i diversi colori formavano per sbaglio un’immagine riconoscibile », mettendosi così in tale opposizione con la grande tradizione cattolica che persino un cardinale, il cardinale Meisner, la dichiarò degna di una moschea e certo non di una chiesa: la Curia di Colonia approvò di innalzare un’opera in evidente opposizione al Logos proprio perché non vuole dire, mentre il Logos vuole, essendo Parola e Immagine (= Teatro di quella Parola).
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl fideismo attacca frontalmente il Figlio, come i protestanti e gli islamici, che dicono: « La fede non ha argomenti », che è l’opposto al motivo per cui Cristo insegnava, compiva miracoli e perdonava. Tre cose che, se non si basassero su razionali argomenti, non avrebbero senso e toglierebbero ogni senso alla fede.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaChe la fede sia oggi negligente, molle come a Laodicea, lo si vede anche dai raduni oceanico-liturgici come Colonia e Loreto, dove la sacralità ha ceduto alla socialità, cosa che non avverrebbe se le masse di fedeli avessero coscienza dei miracoli che si compiono tra loro: i miracoli del perdono, della Parola che si sparge e della Transunstanziazione. Ma tutti vedono la continuità tra quelle “liturgie” e i concerti che poi le seguono.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica16. NOVUS ORDO MISSÆ E FIDEISMO. BENEDETTO XVI. La liturgia della Chiesa ammodernata, descritta in Iota unum quasi snervata dei segni più indicativi del soprannaturale – non ho detto privata, ma snervata –, è, come scriveva l’attuale Papa quando era il Prefetto custode della fede, « una liturgia degenerata in show, nella quale si tenta di rendere la religione interessante con l’aiuto della stupidità, della moda e di massime morali provocanti, con successi momentanei nel gruppo dei fabbricatori liturgici » 12 [JOSEPH RATZINGER, Prefazione a La réforme liturgique en question, di KLAUS GAMBER, ed. Sainte Madeleine, Le Barroux, 1992.] .
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaI rapporti tra liturgia ammodernata e fideismo sono tutti da acclarare, e forse qui basta rilevare che così come il fideismo è radicato nella mentalità protestante, rinunciataria per definizione a ricercare gli argomenti alla fede fortemente sollecitati da san Pietro, 13 [I Petr., III, 15: « Pronti sempre a dare soddisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza e della fede che è in voi »; petrina disposizione che pare fatta apposta contro il fideismo; cfr. anche TOMMASO D’AQUINO, Summa Theol., II-II, q. 10, a. 7: Se si debba disputare pubblicamente con gli increduli.] così il Novus Ordo, avendo a scopo primario (affermato da quegli stessi promotori che il cardinale Ratzinger con spregio chiamava « fabbricatori ") di « scartare ogni pietra che potesse costituire anche solo l’ombra di un rischio di inciampo o di dispiacere […] per i fratelli separati », 14 [Così il vescovo ANNIBALE BUGNINI, incaricato da Paolo VI di presiedere i lavori della riforma liturgica che avrebbe portato al Novus Ordo Missæ, in un articolo su « L’Osservatore Romano », 11 marzo 1965.] fu studiato per smussare, edulcorare, snervare ogni segno che potesse avvalorare la Fede attraverso la Liturgia. 15 [Esemplare l’abolizione delle due preghiere rivolte specificamente alla ss. Trinità, poste a conclusione una dell’Offertorio e l’altra dell’intera Messa, abolizione che ha portato la Chiesa a pregare il sommo oggetto del suo culto non più in ogni Messa e in ogni giorno dell’anno ma solo una volta l’anno, nella festa della ss. Trinità. Molti poi vorrebbero abolire anche quest’ultimo argine con chi, essi dicono, “in fondo, adora lo stesso Dio”.]

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica17. QUÆSTIO ÆSTHETICA, QUÆSTIO GNOSEOLOGICA E QUÆSTIO LITURGICA. Alla desertificazione di argomenti sul piano gnoseologico corrispose un’identica desertificazione sul piano æstheticus, cioè liturgico, e la cosa è tanto più di somma gravità se si considera che la ‘Quæstio Æsthetica’, decisiva per la ‘Quæstio Gnoseologica’ è in primo luogo una ‘Quæstio Liturgica’.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLe scomposte reazioni al Motu proprio di vescovi e prelati sono per ora tutte contrarie all’obbedienza cristiana di cui si diceva. I prelati, i dotti e gli intellettuali che hanno in mano diocesi e seminari sono scollati dal Papa e dal popolo – non hanno cioè né soffitto né pavimento – perché ancorati alla mistica ideologica dell’ecumenismo, ancorati cioè al motivo principe per cui fu scritto Iota unum, alla falsificazione massima che può avere il Logos per il sovvertimento dell’amore.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica18. L’EVOLUZIONISMO. KURT GÕDEL. Poi vi è il caso delle teorie parascientifiche, ossia delle indimostrate e indimostrabili ipotesi del cosiddetto “evoluzionismo”. Amerio, all’Aforisma 688, nota in primo luogo che, dato che il meno non può dar luogo al più, vi è « una impossibilità metafisica che dalla pietra venga per evoluzione l’uomo », e su questo anche il matematico deista Kurt Gödel concludeva scrivendo a un collega: « L’affermazione che il nostro ego consista di molecole di proteine mi sembra una delle più ridicole mai sentite ». 16 [KURT GÖDEL, La prova matematica dell’esistenza di Dio, Bollati Boringhieri, Torino, 2006, p. 7.] Anche se non condivido tutte le opinioni di Gödel, questa mi pare indovinata. Amerio, poi, aggiungeva: « Quello che consideriamo è un quadro di forme statiche, ma il sistema lo trasforma in un quadro dinamico per cui le forme non stanno ferme, ma si trasmutano una nell’altra attraverso infinite piccole variazioni. […] Se l’evoluzionismo fosse vero il mondo dovrebbe essere pieno di forme intermedie fra specie e specie che non si vedono affatto. Queste variazioni non si vedono perché non esistono ».
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaOltre a ciò, andrebbe se pur di tangente fatta una breve considerazione riguardo al problema che viene particolarmente messo in luce dalla prospettiva del cosiddetto innatismo, ossia dalla considerazione che alcune qualità astratte, per nulla direttamente materiali, vengono considerate dalla scienza (da Aristotele a Chomsky) qualità innate: il pensiero aristotelico-tomista professa che l’anima è immessa nell’uomo tabula rasa, corredata solo di quella luce e di quella tensione che le saranno utili a compiere l’adæquatio con la realtà che si diceva e così giungere alle sacre nozze col suo Creatore.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica19. NOAM CHOMSKY: TEORIA DELLA INNATEZZA DELLA STRUTTURA GRAMMATICALE. Per Noam Chomsky però questo non basta: è noto che egli vede necessariamente innata anche la struttura grammaticale, la grammatica generativo-trasformazionale. Ora, una cosa innata è sostanziale; ma in quale momento, nella dinamica evoluzionista, subentrerebbe tra le molecole animali una cosa che per loro non è sostanziale, ma che per l’uomo lo è? Ha ragione Gödel a trovare sommamente ridicolo che il nostro ego consista di molecole di proteine. Perché un conto è possedere un’anima, e con l’anima un logos razionale, e col logos razionale la libertà di esprimerne nel linguaggio – nel sorriso – le sue riflessioni; altro è pensare che delle forme spirituali possano inserirsi in una materia quando questa è giunta a un certo stadio.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaA quale stadio? E se lo stadio non è determinabile per l’anima cristiana, non lo sarà nemmeno per la struttura grammaticale, sempre immateriale, sempre razionale, di Chomsky.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa divinazione scaccia la scienza e il Logos è cacciato dallo spasmo della libertà: un universo nato dal caos, le cui leggi dipendono in tutto da un determinismo irrazionale, dal caos, permette all’uomo di agire similmente, cioè caos nel caos.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaQuesto ci permette di tirare le conclusioni sulla nostra breve carrellata di errori inadeguativi alla Realtà monotriadica.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica20. I DUE SACRI NOMI DEL FIGLIO DI DIO E LA CARITÀ DEI BEATI. La carità che i beati hanno nella beatitudine del Cielo è effetto della visione, è effetto dell’essere il Verbum pariteticamente Imago, Volto, per cui tutta l’intellezione di carità propria del Figlio si vede e nei beati essa cresce al crescere della visione, per via della perfetta adæquatio al reale vista all’inizio e la cui attuazione è compiuta a opera dello Spirito Santo.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa carità, l’ardore dei beati, è proporzionale alla visione intellettiva, conoscitiva: è la loro gloria, partecipata a quella « gloria del Padre e del Figlio che – come dice san Gregorio di Nissa (Omelie sul Cantico dei Cantici) – è lo Spirito Santo ". Dio avvalora la nostra conoscenza e questa conoscenza si infiamma per il suo stesso Santo Spirito, per quel suo Dono che è il Lumen gloriæ.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica21. LA CRISI DEL CONGIUNTIVO. BEPPE SEVERGNINI. Per cui, per quanto io convenga certo con « Civiltà Cattolica » di non voler addossare tutti i guai di questo tempo barbaro alla distorsione monotriadica (tracollo dell’indissolubilità del matrimonio e della famiglia, collasso delle vocazioni, imbarbarimento del gusto nelle arti, nel linguaggio, nella moda e nella vita di tutti i giorni, continua mistione della Chiesa con le comunità eretiche e della cultura cattolica con la cultura anticattolica, eccetera), non posso tuttavia non osservare che persino quisquilie linguistiche come quella che Beppe Severgnini chiama « la morte del congiuntivo » 17 [BEPPE SEVERGNINI, L’italiano. Un manuale contro i misfatti verbali per riabilitare una lingua bistrattata, « Corriere della Sera », 28 Agosto 2007, p. 37; sue anche le citazioni successive.] potrebbero in realtà essere effetto della sopraffazione che dico: « La crisi del congiuntivo – nota il famoso italianista – ha un’origine chiara: pochi oggi ‘pensano, credono e ritengono’; tutti ‘sanno e affermano’ ». Sicché sembrerebbe proprio che la potenza dell’atto asseverativo valga più della pacifica cautela di un buon dubbio ipotetico: « Mi sembra si tratti… », « Credo che sia… », come usa in Gran Bretagna, dove tutti ti rispondono: « “I believe… (io credo) anche prima di comunicare l’ora esatta: l’orologio potrebbe essere fermo ».

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica22. CONCLUSIONE. Per concludere: siccome « la volontà di dominio – come scrive Dario Sacchi nel suo Lineamenti di una metafisica di trascendenzache ormai si va manifestando del tutto apertamente e senza remore nell’odierna civiltà della tecnica, con il suo nichilistico progetto di totale manipolabilità del reale » 18 [DARIO SACCHI, Lineamenti di una metafisica di trascendenza, Edizioni Studium , Roma, 2007, pag. 16.] è appunto una volontà che pone un a priori sulla teoresi di conoscenza del reale per distruggerla, quasi che oggi valgano più i meccanici che i filosofi e i poeti, le va opposta in ogni dove la volontà propria alla conoscenza, quella di ‘conoscere per conoscere’; alla falsificazione tecnicistica va opposto il metodo del Logos, la razionalità del Logos.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl consiglio, a questo punto, è per tutti di non cadere nel riduttivismo filosofico; ma, rischio per rischio, prima di scartare il metodo ameriano, si provi a vedere se le cose possano funzionare meglio mettendo loro a capo il Logos: chissà, magari sì.

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Enrico Maria Radaelli

* Docente di Filosofia dell’estetica e direttore del Dipartimento di Estetica
della Associazione Internazionale “Sensus Communis” (Roma), collabora alla cattedra di Filosofia della Conoscenza (sezione Conoscenza estetica) della Università Lateranense.

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