Intorno
ai primi anni ’50 l’interesse del professore Romano Amerio si appunta tutto sulla figura di un altro controverso religioso
di quei secoli tormentati, il frate servita Paolo Sarpi. Da qui Il Sarpi dei pensieri filosofici inediti, divenuto poi
I pensieri filosofici di Paolo Sarpi, nell’edizione della Laterza che fortemente volle lo stesso Benedetto Croce,
cui si era rivolto Amerio dopo un primo rifiuto della Casa barese all’edizione. L’influente filosofo napoletano, avendo
appena fondato la collana Scrittori d’Italia, vi fece inserire con intelligente prepotenza lo studio dell’apprezzato
e sconosciuto luganese.
L’esplorazione dell’arcano
sarpiano è condotta dal filologo per avallare, anzi per confermare con nuove carte – appunto: gli inediti
– la tesi di un fra’ Paolo eterodosso, « enigmatico ». Il Sarpi, a parere di Amerio, orienta «
la coscienza del cristiano al Cristo divino soltanto, e non al Cristo umano della Chiesa ", perché non sa vedere
nell’opera che la Chiesa svolge nella storia lo svolgimento dell’opera del Verbum umanato. Egli la Chiesa «
la vede divina nei primordi e contaminata negli svolgimenti ». 1 [Romano Amerio, Il Sarpi dei pensieri
filosofici inediti, Edizioni di “Filosofia”, Torino, 1950, § 13.] Impossibile per Sarpi
uno svolgimento della perfetta spiritualità della Chiesa primordiale nella storia, da cui essa non può che ricevere
corruzione. Il naturalismo assoluto del servita, per cui nemmeno Dio è davvero fuori del mondo e della storia, pone paradossalmente
la Chiesa delle origini in una crisalide irrigidita in una acronia imprendibile.
Il Luganese qui mostra
bene quanto il proprio animo non si muova all’indagine per mero spirito acribico nei confronti di pensieri religiosi dominanti,
bensì proprio per proteggere i giusti pensieri religiosi dagli stravolgimenti impertinenti che di volta in volta ne fanno
le menti ribelli. Egli qui fa emergere dal Sarpi, con la scienza della filologia, quelle erronee posizioni teologiche sulla natura
della Chiesa che già furono di Eckhart, di Occam (decisamente preferito dal servita a san Tommaso) e di Lutero.
Noi lo rileviamo perché
ci pare oggi esserci dei nuovi figli [...]
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