Enrico Maria Radaelli
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DEUS TRINITAS FIRST.

PENSIERO N. 9

TUTTO CIÒ CHE NON FUNZIONA NELL’INCONTRO DEL 9 GIUGNO 2014 TRA PAPA BERGOGLIO,
S
HIMON PERES E ABU MAZEN.

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Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica9 giugno 2014. Leggo sui giornali di oggi dell’importante incontro politico-religioso promosso da Papa Francesco tra il leader israeliano Shimon Peres e il palestinese Abu Mazen. 
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Dicono sia stato un incontro interreligioso. Ma il quotidiano internet La Nuova Bussola Quotidiana, con ben maggiore precisione, titola un articolo di mons. Antonio Livi: Preghiera israelo-palestinese in Vaticano: un gesto religioso, un fine politico.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Rilevare l’eterogeneità dei fini era, da parte di una personalità come Livi, decisamente doveroso: altri i mezzi, altri i fini. E in questo è consistito l’incontro: in un ibrido politico religioso, assoluta novità anche per il Vaticano, che pur di novità, almeno da cinquant’anni, se ne intende.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIn altri termini, quella di Santa Marta è stata, come dice mons. Livi, « una riunione di preghiera », però con immensi risvolti simbolici e larghissime plusvalenze politico-diplomatiche, cioè un ibrido capace di conseguire un fine politico (la pace tra due metastorici nemici) attraverso mezzi religiosi (la preghiera interreligiosa).

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Tutto ciò è vero. Ma, proprio per questo, tale ibrido si differenzia sostanzialmente da tutte le iniziative simili di Papi pregressi, perché queste ultime furono tutte sempre e solo iniziative politiche e diplomatiche sia nei mezzi che nei fini, e mai nessuna di esse ebbe risvolti metodologici di tipo religioso: Alessandro VI per appianare gli incresciosi conflitti coloniali nelle Americhe dei cattolicissimi regni di Spagna e Portogallo; Pio IX per evitare il conflitto tra Piemonte (appoggiato dalla Francia) e Impero Asburgico; Benedetto XV per fermare la tragedia della Grande Guerra; Pio XII per scongiurare i conflitti europei che poi portarono alla Seconda Guerra Mondiale: da Alessandro VI a Pio XII nessun Papa interpose mai la religione – e in particolare la preghiera in comune tra i belligeranti – per dar corpo alle proprie iniziative diplomatico-politiche (e si tenga conto che i belligeranti furono nei loro casi sempre tutti o in larga maggioranza cattolici, per cui per essi, nel caso, non si potrebbe neanche parlare di mediazioni propriamente “interreligiose”).

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Certamente quei Papi pregarono e fecero pregare i fedeli affinché le loro iniziative avessero buon fine, ma ciò fecero e sollecitarono sempre e solo nell’ambito cattolico: non mi risulta che a qualcuno di quei Papi fosse venuto mai in mente di poter fare altrimenti, giacché la loro mens cattolica ricordava loro che si può pregare solo il Dio cattolico (posto che, si veda il mio La Chiesa ribaltata, pp. 215-9, altri déi, essendo pure nozioni di fantasia, non esistono).
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Infatti, come mostro in Il Mistero della Sinagoga bendata, cap. II, la forma di Dio, la sua costituzione metafisica, è e non può che essere la forma – la costituzione metafisica – rivelata da nostro Signore, ossia è e non può che essere la ss. Trinità, e pregare “un unico Dio” da parte di tre soggetti credenti in tre fedi così essenzialmente diverse come la cristiana, l’ebreo-talmudica e l’islamica, è un assurdo logico sul piano filosofico e un sacrilegio sul religioso, come illustro con argomenti di insopprimibile natura metafisica in Theomachia ultima. Metafisica delle tre “grandi religioni monoteiste”: Cristianesimo, Ebraismo e Islam, pro manuscripto, Aurea Domus, Milano 2006. 

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica In La Chiesa ribaltata, pp. 249-50, ricordo che anche un teologo del calibro di mons. Inos Biffi conferma, pur senza citarmi, la verità di quella tesi, che avevo proposto alla cattolicità ben dodici anni fa: Dio è e non può che essere la forma trinitaria rivelata; le altre nozioni, o forme, o costitutivi metafisici di Dio, sono irreali, cioè sono nozioni e congetture di entità che di fatto non esistono, sono pure invenzioni.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Anche mons. Biffi giungeva alla mia conclusione, pur senza saper portare uno straccio di argomento e specialmente senza saper/voler trarre tutte le conseguenze, p. es. che gli altri due monoteismi sopra detti sono appunto nozioni fantastiche, senza riscontro con la realtà, e l’Osservatore Romano pubblicava ben due suoi articoli in tal senso: « Un Dio che non sia trinitario – scriveva – semplicemente non esiste. Chi nega la Trinità obiettivamente nega il Dio Uno » (OR, Come e perché esiste solo la verità dei Tre, 16-9-11, tesi ripresa sullo stesso giornale il 15-1-12 col titolo Attenti al rischio del concordismo).
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaIl canonico ambrosiano affermava l’unicità della forma trinitaria, ma senza l’esplicita altra affermazione – ad essa conseguente e quasi copresente – che dunque altre forme di déi non triadici non possono esistere, non possono darsi in alcun modo, come io invece dimostro – sia in Il Mistero che in Theomachia – doversi invece, per un cattolico, post Revelationem, assolutamente asserire.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Sicché si può affermare che l’ecumenico “spirito di Assisi” su cui è stata fondata la sacrilega presente riunione di preghiera, così come tutto ciò che proviene dai concetti espressi a suo tempo in Nostra Ætate, il fallace documento uscito dal Vaticano II sui rapporti tra cattolicesimo e religioni non cristiane (principalmente ebraismo talmudico e islam), sono fondamentalmente, metafisicamente, soprannaturalmente erronei: ammesso e non concesso che non si voglia dar ragione al mio Il Mistero (ma Antonio Livi, Decano emerito e professore di Logica e di Filosofia della conoscenza alla Lateranense, nell’Introduzione a quel libro ne rilevava l’« eccezionale rigore logico » (§ IV, p. III), ci si troverà sempre di fronte alle decise asserzioni di un teologo del calibro del rinomatissimo canonico milanese, pubblicate non in un solo articolo, ma in due, entrambi sull’Osservatore Romano, cioè sul “giornale del Papa”.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Che poi quel prelato nasconda e quasi cerchi di cancellare a sé e ai propri anche eminenti e forse pure eminentissimi lettori le più gravi conseguenze teoriche e pratiche del suo stesso dire, che ricalca in ogni caso ciò che il sottoscritto sostiene da più di dieci anni, pace: chiunque poi può fare due più due. Insomma: la realtà divina è quella e solo quella, parlo della ss. Trinità, e prima o poi tutti dovranno riconoscerla, che diano retta a un libro di metafisica e apologetica che ne porta anche fortissimi argomenti e potenti conseguenze o che diano retta a due articoli di giornale tetici e muti. Però chiari, autorevoli e comunque incontrovertibili.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Ma qui la realtà non solo viene misconosciuta, ma persino camuffata, mascherata con le proprie mani, trasformata: nei giardini del Vaticano le autorità ecclesiastiche avevano provveduto in tempo, come riferito dai reporter, alla rimozione dai luoghi di passaggio dei due illustri uomini di Stato di tutti i segni sacri (i Crocifissi, i dipinti e le statue delle varie Madonne), così come nel mese scorso, nell’incontro interreligioso di Ierusalem, si era notato che il Crocifisso di ferro che Papa Francesco porta sul petto era stato “opportunamente” infilato sotto la fascia bianca perché non si notasse, e altrettanto avevano fatto gli alti prelati al seguito, « per non suscitare reazioni spiacevoli da parte dei rappresentanti delle altre religioni. Eppure – non può fare a meno di notare Patrizia Stella nel suo blog – Gesù nel Vangelo parla chiaro: “Chi mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli”, e vedersi rifiutati da Dio nel giudizio finale – conclude – è l’unica vera disgrazia che possa capitare all’uomo ».
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Cosa dice infatti san Paolo? « Con il cuore si crede […] e con la bocca si fa la confessione di fede» (Rm 10,10), dunque chi non professa esternamente e chiaramente ciò che crede nell’intimo del cuore è un falso, un bugiardo, e Dio lo sbugiarderà a suo tempo. Ecco perché i primi cristiani preferirono andare incontro a morti anche crudeli piuttosto che offrire agli déi e incensare l’Imperatore.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Nascondere le immagini sacre, i Crocifissi e le Madonne, è offrire Crocifissi e Madonne – e in essi la propria fede – agli déi falsi creduti da ebrei e musulmani, è incensare all’“imperatore della convenienza – per così dire – e dell’apprezzamento ricevuto dai popoli”, è sacrificare sull’altare dell’universale applauso del mondo.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaTutte falsificazioni della realtà, queste, che un Papa cattolico dovrebbe trovare supremamente indegno non dico fare, ma anche solo pensare. Ma nanche in un lager nazista. Infatti vi furono Papi – vedi san Ponziano, o san Callisto – che il loro Crocifisso non lo nascosero certo, ai loro carnefici, nelle miniere di sale della Sardegna.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Di oggi è anche la notizia che a Berlino stanno costruendo, per opera dell’architetto Wilfried Kuehn (nome ebreo), una “cattedrale al Dio Unico”, intendesi “di cristiani, musulmani ed ebrei che pregano sotto lo stesso tetto”. L’edificio sorgerà al posto dell’antica chiesa cattolica di San Pietro, rasa al suolo dal regime della RDT.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Come dice Giulio Meotti, « non è una chiesa, né una sinagoga, né una moschea, ma un po’ di tutti e tre […]. Un progetto da 44 milioni di euro » (Il Foglio, 10-6-14). « Ma la sua prima pietra – mi dice Alessandro Gnocchi – è stata posta domenica 9 giugno in Vaticano », infatti quello piantato dal cattolico Papa Bergoglio, dall’ebreo ateo Shimon Perez (che dunque non si sa bene quale dio abbia mai potuto pregare) e dall’islamico Abu Mazen, non è un “olivo della Pace”, ma una pietra, la prima pietra di una chiesa elevata al dio di tutti e di nessuno, al dio sincretista e irenico che nulla ha a che fare con Dio ss. Trinità, al dio che spodesta il Dio vero Uno e Trino di cui domenica prossima 15 giugno la Chiesa cattolica celebrerà la solennità proprio nella sua santissima fattispecie trinitaria.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaChe dire di più? Questo: che, ancora una volta, a spingere allo sdegno la ss. Trinità non è solo un Papa che nasconde il proprio irenismo dietro pseudo formulette sofistiche come quelle messe in giro dal Padre francescano Pierbattista Pizzaballa (nomen omen): “Non si prega insieme, ma si è insieme per pregare”, o che nasconde i suoi santissimi e adorabili simboli sotto le vesti e li rimuove dai suoi giardini, ma insieme a lui sono pure tutti quegli egualmente censurabili ecclesiastici che con il loro silenzio avallano tali scandalosi atti papali, e più ancora lo sono quegli altri chierici di ogni ordine e grado che attivamente quegli atti cercano di giustificare col dar loro una veste presentabile e persino cattolica, ma non fanno che aggirare malamente – tutto fumo negli occhi – l’argomento cardinale che qui si è ricordato: « Dio, se non è Trino, nemmeno è » (Il Mistero cit., pp. 109-12), contro il quale però prima o poi il Signore stesso, per preservare presso gli uomini la Sua gloria, li farà andare a sbattere. (Sulla censurabilità degli insegnamenti e degli atti di un Papa, si veda il mio La Chiesa ribaltata, pp. 18-25).

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaC’è motivo di nutrire dunque gravi, gravissime perplessità, oltre a sofferto sdegno, sulle decisamente molto irreligiose iniziative interreligiose di Papa Bergoglio, e, per ciò che riguarda le perplessità, esse possono leggersi in tutte le loro più vaste articolazioni nel paragrafo de La Chiesa ribaltata che prende in considerazione i punti della Evangelii gaudium che si riferiscono a Ebraismo e Islam, pp. 246-52. 
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica L’iniziativa del Papa, che sarebbe stata pur lodevole sotto il profilo diplomatico, nella sua esondazione religiosa inficia ab ovo la purezza veritativa e caritativa di questa santissima giornata di Pentecoste.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Naturalmente, come giusto, tutti i cristiani pregano per lui, come egli stesso richiede incessantemente, e come d’altronde si può leggere in quel mio libro su di lui, p. 300, ma non penso che i cristiani possano pregare “con lui”. Almeno: non per queste sincretistiche e terribilmente sacrileghe intenzioni.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica Per altre intenzioni, buone e sante, come l’unità dei cattolici, certo che sì, e è bene farlo fervidamente. Ma per queste, intorno al troppo ibrido incontro del 9 giugno, che Dio ce ne guardi. Al contrario: che le nostre preghiere, solo a Lui Dio ss. Trinità alzate, mitighino, per l’intercessione della Beata Vergine Maria, nostra misericordiosa Madre, il Suo ben comprensibile e terribilmente giusto sdegno.

E. M. R.    

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