27 ottobre 2013. Visto a Che Tempo che fa “Papa Scalfari”. Presenta la sua ultima creatura: L’amore, la sfida, il destino, intervistato da quella perfetta spalla su misura che è il Fabio Fazio: « Che senso dà lei alla vita? ». Risposta: « La partita della vita finisce con la morte. La morte è l’unica che sa qual è il senso della vita ... perché è l'unica che l’ha vista dall’inizio alla fine. Io non credo che la vita abbia un senso ». Eccetera.
Dunque per Scalfari la vita non ha senso. Ma non sono passati cinque minuti che ha cambiato idea: « Ora, il senso della vita, qual è? Il senso è una serie di segmenti. Per esempio, il senso della vita mio, quello di questo momento, e credo il suo, anche, in questo momento, è che questo nostro incontro riesca tale da soddisfare il pubblico presente e tutti quelli che ci seguono … Allora, io, che in questo momento mi vedo da fuori – perché la nostra mente ha questo di nuovo, di realmente nuovo, rispetto alle altre specie ... io mi seguo mentre parlo –, ... Allora, il senso che noi abbiamo in questo momento è di far bene questo. Non c’è un altro senso ».
Qui Scalfari dunque ribadisce il concetto: giustamente, per un materialista ateo convinto e inossidabile, « la vita non ha senso ». Ma il Fazio lo incalza: « Però lei crede all’anima, perché nel libro lei dice di averla scelta, un giorno, la sua anima, in un giorno preciso, a sedici anni ».
Il Nostro non si scompone. Spiega che, come già Rilke, che aveva trovato un negozio dove si vendevano volti, facce, lui ne aveva trovato uno di anime, e di queste ne aveva scoperta una che gli si confaceva: « L’anima: la concezione che uno ha della vita. E io sono arrivato alla conclusione che il senso della vita – pausa –, è la vita ». Applausi.
Ma non diceva un attimo prima che la vita non aveva senso? Che il senso della vita è la vita, poi, per uno che a un certo punto muore e non è più che roba inerte, è un controsenso logico: era meglio la prima conclusione. Si vede che qui si è lasciato andare allo spettacolo. Bravo Fazio.
E. M. R.
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