Enrico Maria Radaelli
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DEUS TRINITAS FIRST.

PENSIERO N. 10

LA DOTTRINA
SULLA LIBERTÀ RELIGIOSA
DI PAPA GIOVANNI PAOLO II
E LE 300 POVERE STUDENTESSE RAPITE DA BOKO HARAM.

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Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica
10 giugno 2014. C’è poi un terzo aspetto sotto cui va considerata l’apostasia delle trecento misere ragazze, parlo delle studentesse cristiane rapite il 13 aprile scorso dal famigerato Boko Haram (v. Pensiero n. 6 e n. 8), costrette a forza dai rapitori a convertirsi all’Islam.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolica La considerazione da fare è che quel Papa fu tra i più solerti a garantire alle proprie greggi, dunque anche alle trecento ragazze nel caso fossero, oltre che cristiane, cattoliche, che in realtà, stando al suo esimio magistero, un atto come quello da esse compiuto, ma in realtà a loro estorto a forza, non poteva considerarsi una vera e propria apostasia, perché in fin dei conti non si tradurrebbe in altro che in adorare sotto una forma diversa lo stesso Dio nella cui fede erano state battezzate e cresciute,
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaPapa Giovanni Paolo II è quello stesso che nel Discorso alla Giornata mondiale per la Pace del I gennaio 1999 aveva solennemente proclamato: « La libertà religiosa è talmente inviolabile da esigere che alla persona sia riconosciuta la libertà persino di cambiare religione, se la sua coscienza lo domanda ».

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaQuest’improvvida asserzione assolve da ogni colpa ogni apostata, ossia tutti quegli uomini che nei secoli sono stati bollati come traditori della fede, spergiuri, rinnegati, e anzi garantisce a tutti costoro, passati e futuri, che dalla Chiesa è riconosciuto alla loro libertà di coscienza il più sacro diritto di scelta.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaBen dimenticando, il Papa oggi san Giovanni Paolo II, che poco più di un secolo prima un suo augusto predecessore, il pur sempre beato Papa Pio IX, aveva condannato il Liberalismo religioso, nel Syllabus, cioè aveva condannato proprio quell’asserzione modernista che, come la succitata, pur con sue parole e forme, dichiara il falso concetto per il quale: « È libero ciascun uomo di abbracciare e professare quella religione che, sulla scorta del lume della ragione, avrà reputato essere vera » (Syllabus, XV Proposizione), che è a dire, nei termini traslati in quelli del santo Giovanni Paolo II, che il pur sempre beato Papa Pio IX aveva condannato precisamente l’asserzione che in qualunque tempo a venire avesse dovuto comunque sostenere: « La libertà religiosa è talmente inviolabile da esigere che alla persona sia riconosciuta la libertà persino di abbracciare e professare quella religione che, sulla scorta del lume della ragione, avrà reputato essere vera, se la sua coscienza lo domanda ».
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaC’è qualcosa da aggiungere? Chiaro che (v. La Chiesa ribaltata, pp. 70-4) la coscienza obbliga, ma la sua libertà (la libertà della coscienza) è fatta apposta per individuare e poi scegliere il bene, cioè per individuare e scegliere l’unica vera religione, e individuare e scartare il male, cioè individuare e scartare tutte, e dico tutte, le nozioni religiose che non corrispondono alla religione cattolica.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaEvidente che, per quel magistero ‘pastorale’ che neppure ‘pastorale’ è, successivo al Vaticano II, le trecento poverelle non avrebbero compiuto, in ogni caso, alcun travaglio, perché, se da una parte si è visto che in fondo, per tale magistero e solo per quello, il Dio da adorare, islamico o cristiano che sia, per non dire cattolico, pare sia sempre lo stesso, dall’altra, ossia nel caso non dovesse esserlo, il loro atto – sempre e solo per tale fallibile e di fatto fallato magistero – sarebbe sempre più forte del Dio traslato con quell’atto (la libertà di coscienza sarebbe più forte del Dio che la dà). E allora non è successo niente, e preghiamo solo che le trecento, ora islamiche, diventino presto anche brave spose dei loro rapitori.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaMa può un magistero smentire un magistero precedente, che per di più è stato proclamato sotto tutti gli aspetti in forma indubitabilmente dogmatica, qual è la forma del Syllabus del beato Papa Pio IX? No che non può. E allora perché quel falsissimo magistero ‘pastorale’, che neppure ‘pastorale’ è, esiste, e anzi da parte dei Pastori gli si dà forza impegnativa obbedienziale, proprio quella forza sottratta a quell’unico magistero che ne ha il diritto divino, il dogmatico, magistero che su tutti noi e sul mondo tutto dovrebbe averla e mantenerla, quella forza, e anche potentemente?

E. M. R.    

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(Pagina protetta dai diritti editoriali.)

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