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I RELATIVISTI NELLA TEMPERIE DEL CATTOLICESIMO.


Enrico Maria Radaelli *

CONTRO IL RELATIVISMO
LE FRECCE DELLA RAGIONE.


Recensione al saggio di Giandomenico Mucci s.j., I cattolici nella temperie del relativismo, Jaca Book, I Libri della « Civiltà Cattolica », Milano - Roma, 2005,
pubblicata sul n. 547, settembre 2006 di « Studi Cattolici »
con il titolo originale I relativisti nella temperie del cattolicesimo.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’intento che aveva Raffaello nel dipingere La Scuola di Atene nella Stanza della Segnatura era di illustrare al pubblico quale dignità potesse ricevere dalla Chiesa la città della cultura stretta intorno a essa. Ecco che allora il volto del grande Platone prende le sembianze di Leonardo da Vinci, quello di Eraclito il volto di Michelangelo, e non si fatica a riconoscere tra i filosofi, i naturalisti e gli aritmetici greci le effigi di Sodoma di Bramante, di Francesco della Rovere, e l’autoritratto dello stesso Raffaello. Col Rinascimento infatti la Chiesa raggiunge il colmo della sua influenza sulla cultura, sulle scienze e sulle arti, e tutto l’orbe umano riconosce in essa la fonte prima del germoglio e santificante e incivilente dei popoli. L’insigne Maestra profuma di sé la Civitas hominum, emanando nei secoli linfa non solo alla vita religiosa, primo e specifico suo fine, ma pure a ciò che si viene a chiamare Cristianesimo secondario, ossia appunto ai valori civili, filosofici, scientifici, artistici di cui si nutre l’opera progrediente dei popoli.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaQuesta armonica continuità tra natura e sopranatura viene rotta da Cartesio e poi dalla scuola degli ‘Illuministi’, a seguito degli stravolgimenti dottrinali dei Riformatori, e da lì la Chiesa – prima tutta in comune col territorio civile – viene via via sospinta quasi su “un’isola di religione”, recisa anche nel diritto (l’ordine temporale scisso dallo spirituale, lo Stato dalla Chiesa) dagli uomini che dovrebbe santificare.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaLa rottura dell’unità tra i due ordini è dovuta al relativismo, ossia all’indimostrata certezza che a parte tale certezza ogni altra è certezza dubitabile, relativa essendo non più all’assoluta quiddità che la sostanzia e che si chiama verità, ma a ciascun soggetto che di volta in volta la considera. Questa a tutt’oggi indimostrata e indimostrabile convinzione si basa sullo scarto dell’oggettività che segue allo scarto di Dio: l’universo si causa da sé e riceve da sé la propria ratio, che è nulla.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaMa la Chiesa non può restare inerme di fronte al pericolo in cui quell’umanità che la respinge da se stessa si mette, e dal suo santo seno suscita forze atte a stornare le velleità del nemico dell’uomo. Ecco così, tra le varie strumentazioni terrene suscitate dalla Grazia, il colto esercito dei Gesuiti, che infaticabili si buttano nella mischia intellettuale, con vari esiti.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaOggi, in cui si è sparso per la terra il vezzo di non dire sempre come stanno le cose preferendo dire che si sta dialogando, si sta intellettualmente amoreggiando, e non mai come un tempo invece disputando, sembra assistere non a una disputa alla luce del sole ma piuttosto a un duello quasi ‘notturno’ di intelletti religiosi e laici che di secolo in secolo nascondono persino a se stessi la posta in gioco, altissima, essendo essa il buono o il cattivo governo delle anime del mondo.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaSe la Chiesa vuole santificare, cosa vogliono invece gli Illuministi, o quelli che oggi si chiamano “relativisti”, radicali o accomodanti che siano? Le loro pretese si stringono semplicemente alla libertà di disporre di sé senza intralci: senza intralci morali e senza intralci legali. L’antagonismo non potrebbe essere più motivato. Peccato che pochi ne parlino, essendo la Chiesa costretta a mettersi sul piano teoretico invece che su quello pratico (etico), scelto dagli avversari come terreno del ‘duello’. Ma l’errore è ateoretico, ossia incompossibile con il retto ragionamento, per cui la Chiesa può vincere solo se costringe gli antagonisti a spostarsi sulla teoretica.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaÈ ciò che fa il saggio di padre Giandomenico Mucci s.j., I cattolici nella temperie del relativismo, Jaca Book, I Libri della « Civiltà Cattolica », Milano - Roma, 2005: in quasi quattrocento pagine fitte, con notevole acribia uno dei più rinomati scrittori di « Civiltà Cattolica » passa in ricognizione teoretica (e solo poi anche politico-etica) i due schieramenti, relativisti e cattolici.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaSono tredici capitoli sviluppati in una sorta di florilegio per chi voglia avere un rapporto dello stato delle cose, densi abbastanza da fare con comodo anche tre libri, ma padre Mucci ha fretta – la fretta dei gesuiti, si intende, che è flemmatica e sorniona – di compiere il lavoro intrapreso e dunque « delineare il panorama della cultura occidentale contemporanea e collocare sul suo sfondo i turbamenti e le speranze dei cattolici » (p. 11).
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaNon si creda ovviamente che la specialità del libro sia tutta qui, dare un quadro d’insieme (e dettagliatissimo) dello status delle due culture. La seconda specialità del libro è anche la più “gesuitica”: peritarsi senza lesinar fatiche a far emergere dagli avversari tutto il bene di cui nella loro cattività sono capaci. È qui l’animus del filosofo, che non si lascia sfuggire i pregi inseriti nel corpus avversario, mostrando ancora una volta a questi improvvidi quanto poco assolutista sia l’assolutista, ossia quanto il dogmatico sia intrinsecamente – e in virtù della stessa forza dell’esecrata dogmatica – uomo pronto in ogni momento a cogliere le verità altrui, senza fare dell’altrui – come questi altrui coi cattolici fanno – un corpaccio di fondamentalisti (ma non si potrebbe abolire questo brutto vocabolo e tornare a massimalisti, a estremisti, o a radicali?) ai quali non si dà neanche la parola. Farebbe bene anche a loro infatti lasciarsi cadere nella temperie dei cattolici.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaL’Autore pare anche più ottimista di quanto la realtà consenta, giacché allude spesso a una crisi dei relativisti quando invece i grandi quotidiani di riferimento e i libri scolastici delle scuole medie grondano evoluzionismo, agnosticismo, storicismo e semmai è la cultura cattolica a trovarsi in angolo; ma in generale la sua lunga esperienza (si occupa della relazione tra Chiesa e cultura contemporanea) gli permette di tenersi saldamente in una prospettiva più prudente: « Nichilismo e relativismo – avverte nell’Introduzione – con le loro ascendenze relativistiche, sono assunti come paradigma della nostra epoca caratterizzata dal pensare e dall’agire come se Dio non esistesse, dall’esaltazione dell’autonomia individuale disciolta dal vincolo fondante della verità, dall’autosufficienza della volontà morale » (p. 11).
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaA questo strumento di ricognizione sul campo dell’odierno Occidente culturale avrebbe giovato non poco dar voce forse anche a quell’imprescindibile metafisico cattolico da cui invece ancora oggi molto si prescinde, il luganese Romano Amerio. Costui avrebbe mostrato che il relativismo, il liberalismo e il laicismo « dominanti » sono oggi presenti, se non proprio « dominanti », anche nella Chiesa. Nella fatica che lo studioso compie a provare quanto siano spuntate le armi del relativismo (non colgono la realtà), non dà mostra di eccessiva preoccupazione per quanto tali armi – e nozioni, e metodi, e sistemi – siano presenti in forze anche nel campo proprio, cioè nella Chiesa e nella sua compagine sia laica che ecclesiastica. Ma se gli uomini di Chiesa – ecclesiastici e laici – riconoscessero che « il fumo di satana », come lo chiamò Paolo VI, è ancora ben presente tra le loro file, e, rilevando le indicazioni ameriane, individuassero anche le cause metafisiche della penetrazione, mostrerebbero di essersi sbarazzati finalmente di quell’elemento inibente che è il rapporto che ha oggi la Chiesa con la Tradizione: un rapporto alterato, causa di una certa disunità anche nella Chiesa.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaAmerio non è lontano da quella « posizione dello spirito » che per Mucci « fa del pensiero uno strumento dell’azione », ma, rispetto al gesuita, con la forza della sua metafisica avrebbe colto con precisione il centro della crisi, indicandolo nel « disordine delle essenze », ossia nello scambio di trono tra idea e atto compiuto in primo luogo nell’ordine delle Essenze trinitarie – si veda per questo complesso discorso il mio Romano Amerio. Della verità e dellamore, Marco Editore, Lungro (CS), 2005 – e poi a cascata in ogni territorio culturale, sociale e politico umano. E religioso. Se ne accorse Augusto Del Noce, ma, come rilevava Sandro Magister, i cattolici (lui specificherebbe: « i gesuiti ») invece di apprezzare l’indicazione ameriana per spingersi avanti nella Tradizione, preferiscono inibirsi: Del Noce non parlò con alcuno della sua importantissima scoperta su Amerio, e ora non lo fanno i gesuiti.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaÈ nota poi la poco benevola (e condivisibile) opinione di padre Mucci sulle Università pontificie, ma meritava fare una doverosa eccezione per la figura di un altro filosofo di punta, da anni in campo alla Lateranense, Antonio Livi, l’acuto riscopritore della nozione di sensus communis, riscopritore cioè di una delle poche, pochissime nozioni capaci di stramazzare sul nascere il relativismo, di tagliare alle radici proprio la gran pianta che dà ricovero negli ultimi secoli a relativisti, agnostici, scettici, liberali, che nel relativismo pensano di legalizzare i propri egoismi sotto parvenze filosofiche (e padre Mucci rileva che Del Noce « aveva acutamente notato che lo stesso laicismo imperante era regredito dallo spirito illuministico, che pure mirava a dare un senso razionale al mondo, verso lo spirito libertino », p. 105).

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaMa, si diceva, l’errore è ateoretico, è tutto fuori del ragionamento, e le parvenze filosofiche – in mano a chi è disposto a ragionare mettendo da parte ogni considerazione estranea al ragionamento – prendono l’aspetto che hanno di parvenze, di paralogismi (e l’Autore riporta in una nota il Bodei che osserva come « le filosofie italiane sono più filosofie della ‘ragione impura’, che tiene conto dei condizionamenti, delle imperfezioni e delle possibilità del mondo, che non della ragion pura rivolta alla conoscenza dell’assoluto », p. 93).
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaDunque portare a conoscenza dei « cattolici nella temperie del relativismo » l’arma teoretica assoluta rappresentata dal sensus communis di Livi sarebbe stato oltremodo utile, utile come riesaminare il contenzioso con Amerio, giacché riconoscere nella sua « dislocazone delle essenze » l’individuazione della causa prima di tutto il relativismo – con filosofie annesse di ogni ordine e grado: dall’idealismo al marxismo – avrebbe messo meglio al riparo la Chiesa dalle sue infiltrazioni e semmai anche spingerebbe a mettere i relativisti nella temperie dei cattolici e il sofisma nella temperie della verità.

Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaCiononostante la vasta ricognizione di padre Mucci si pone oggi come testo utilissimo di riferimento, e per edurne il lettore ne riportiamo volentieri l’indice dei capitoli: Huizinga e il Vaticano IIIl pragmatismo […], prostituendo la verità all’appetizione e alla prassi, ha posto un irrazionalismo radicale a fondamento della vita e della filosofia », p. 23); La cultura della crisiIl concetto di cultura richiama quello di identità, il concetto di modernità richiama quello di crisi », p. 34); La permanente influenza dell’illuminismoForse soprattutto dopo il 1989 […] si sono moltiplicati i segnali che additano nella cultura “dei lumi” la cultura dell’uomo liberato dai miti del totalitarismo », p. 61); Cattolici e illuminismo; L’epoca del nichilismo; La cultura del relativismo e la democraziaLa democrazia moderna consiste [...] in un’anarchia degli spiriti sotto la sovranità della legge », p. 173); Gli effetti della cultura dominante; Laicità e laicismo; Cultura cristiana, intellettuali e intellettuali cattolici; La collaborazione tra laicisti è pericolosa per la Chiesa?Società e cultura sembrano chiedere alla religione di assolvere a un compito che non le compete. L’etica cristiana, [...] difficilmente può fare da puntello a una società e ad una cultura che non accettano la fede e sono fondate su valori etici diversi », p. 334); Il rapporto tecnicareligione; Mito e pericolo della gnosi modernaLa gnosi moderna, che prescinde dai concetti e dalla realtà del peccato e della grazia e fa dipendere dall’uomo la “salvezza” dell’uomo, riconduce all’errore pelagiano », p. 356); La mistica come crocevia del postmoderno.
Aurea Domus - Metafisica e teologia cattolicaCome si vede, dopo Cartesio, i “Lumi”, Lutero, Kant, Niettsche, Heidegger, Davidson, Vattimo, Habermas, e tutta la calca ateoretica che ne segue, la ragione ha ancora parecchie frecce al suo arco e la corda dell’arco è ancora tesa.

(Pagina protetta dai diritti editoriali).

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